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Chi ha "ucciso" l'estate?

San Benedetto del Tronto | Due parole con Domenico Mozzoni, ex presidente dell’associazione albergatori.

di Francesca Bruni

Cari lettori, eccoci arrivati alla terza puntata delle nostra inchiesta, pensavate che fosse finita nell’oblio mentre invece , mentre la città era mobilitata per le miss , la ricerca delle prove è andata avanti alla scoperta , come Indiana Jones, della verità perduta .

Nelle precedenti ‘puntate’ avevamo constatato come ,sia il Jonathan , sia il 45.com fossero concordi nel dire che il turismo sambenedettese avesse bisogno di nuove idee , dato che le fonti di intrattenimento , soprattutto quelle per i giovani, sono scarse. E qui arriviamo all’ accusatio. Forse l’amministazione è un po’ succube dell’influenza degli albergatori?

Quindi cosa fare se non  due passi al Relax di Domenico Mozzoni,  albergatore doc della riviera ed ex presidente  dell’associazione albergatori.

-Iniziamo con una domanda che ho rivolto a tutti: com’è andata la stagione?
- Bene direi , ma non come l’anno passato , che è stata una stagione molto più calda e quindi ha spinto la gente a fuggire dalle città, e  a venire in villeggiatura dalle nostre parti.

- Parliamo sempre di turismo familiare , o c’è stata anche la presenza di giovani?
-Più che di ragazzi giovani , diciamo di giovani coppie…

- Quindi possiamo dire che San Benedetto è sempre una città che è e rimarrà votata al turismo familiare..
- Beh diciamo che per ora è così, anche se fonti di intrattenimento per i giovani ce ne sono . Comunque sarebbe sbagliato secondo me puntare tutto sul turismo giovanile come qualcuno propone di fare: le mode cambiano , un anno i giovani vanno in Grecia , un anno in Spagna, si rischiano così delle grosse perdite.

- A proposito di turismo giovanile. Andiamo dritti al punto : molti gestori di locali affermano che a San Benedetto  sia forte l’influenza degli albergatori sulle decisioni della giunta circa le  concessioni di licenze e deroghe…
- Magari fosse così!No non ‘comandiamo’ noi come dicono gli altri. Però è vero che sono state fatte richieste da parte degli albergatori: non si può pensare di tenere la città sveglia alle quattro del mattino. La gente che viene in vacanza a quell’ora vuol dormire! Pensa se il tuo vicino di casa decidesse di fare un festa in giardino fino alle quattro!

-Quindi è contrario anche lei ai locali notturni sul lungomare….
- Non sono contrario. Però gli chalet non possono trasformarsi di notte in discoteche, senza essere attrezzati per questa attività. Non sto dicendo che non debbano farlo . Credo che la questione stia nel trovare soluzioni adatte, ad esempio utilizzando  dei mezzi tecnici opportuni come  paratie fono-assorbenti, che risolverebbero il fastidioso suono dei bassi che sono il problema preponderante. Quindi la verità sta in mezzo , tutti devono lavorare ma nel rispetto del mestiere altrui. Molti hanno fatto il paragone con Rimini , ma non hanno tenuto conto del fatto che i locali sono in collina e che non  disturbano le altre strutture. In ogni caso si pensa tanto ai locali per i giovani , ma dove sono i locali e luoghi di ritrovo per persone di mezza età?Non si può sviluppare il turismo in una sola direzione…

-Quindi occorrerebbe una settorializzazione…
- Diciamo di sì, dico che tutti dovrebbero saper far bene il proprio lavoro : gli albergatori, i gestori dei locali notturni e l’amministrazione comunale…

- Siamo arrivati a questo punto anche nelle interviste precedenti, ci dica anche lei la sua opinione
- Beh credo che all’amministrazione non chiediamo tanto, solo di tenere pulita e in ordine la città , cosa che ultimamente non è stata fatta (vedi la selva selvaggia dantesca del lungomare ndr).

Insomma sono le piccole cose che non vanno , come anche i trasporti pubblici che sono carenti o l’organizzazione logistica degli eventi che  non è stata soddisfacente (vedi gli eventi organizzati in piazza Bice Piacentini , luogo tanto suggestivo quanto difficoltoso da raggiungere con i mezzi).In più abbiamo dei luoghi non utilizzati come lo stadio , la rotonda o il Palacongressi stesso in cui sono stati organizzati eventi in primavera. Bastava gestirne meglio la distribuzione per garantire una stagione estiva più ricca. A San Benedetto inoltre c’è un livello culturale medio alto , basterebbe solo organizzare manifestazioni    corrispondenti a tale target , cosa che non è stata fatta.

Insomma non sono richieste eccessive no?
E anche questa volta l’intervista si è conclusa. Quindi ricapitolando , se gli albergatori danno la colpa agli chalet, i ristoratori anche , però gli chalet danno la colpa agli albergatori che alla fine dicono che  la colpa non ce l’hanno e che in ogni caso non comandano…allora la colpa è della..mah non voglio azzardare conclusioni affrettate , quindi ci vediamo tutti in aula per l’arringa finale.

07/09/2004





        
  



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