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Tutto va bene. Anzi, va benissimo.

| Finisce l'estate e la Tv che si rilancia. Ma cosa propone?

di emme

La bella stagione declina lentamente e forse avremo anche , cosa da tempo inusitata, qualche ‘ ottobrata ‘ da godere, di quelle di una volta. L’aria tepida e il sole amico ( malgrado la ‘r ‘) ci riconcilieranno con la vita, in uno con le spiagge finalmente spoglie delle attrezzature dei venali chalet. La sabbia, calda e un po’ umidiccia accoglierà, gratis et amore Dei, le nostre membra affaticate. Certo, l’aria più che di mosti in tini ribollenti sa di benzina e gasolio fin sulla battigia quando tira il garbino o la mutevole brezza di monte. E, se cambia vento, il depuratore e certi scarichi industriali disegnano sul mare piatto ondivaghe astrazioni degne dell’ < Isola dell’Arte> ( al secolo V.le Moretti) e solleticano le narici con odori strani e raffinati.  Piccoli inconvenienti. Non si può avere perfezione in vita. Quindi, stiamo contenti e ringraziamo chi di dovere.

Se poi, malgrado ogni  previsione, per un capriccio meteorologico, dovesse il tempo volgere al peggio, niente paura. Il tepore accogliente delle ben costrutte case, le soffici poltrone, i divani adusi alla pomeridiana ‘ pennechella’, terranno luogo delle spiagge assolate e, nuovo sole, protenderemo il volto verso l’ampio, amplissimo ( LED o Plasma? – questo è il problema!) astro della  casa ( 42 pollici fuori tutto. Ma quanto è lungo un ‘pollice’?…).

Si apre in questi giorni di fine estate una splendida stagione televisiva, di quelle che fan passare le paturnie, dimenticare i morti ammazzati in Iraq ed altri siti, la busta paga sempre più anemica, l’insalata a peso d’oro, il traffico mutuato da un girone dantesco, il bla-bla-bla incontenibile dei ‘politici’ e chi più ne ha , più ne metta.

Le condizioni per godere della tivvù, ci sono tutte. Quest’anno non avremo nemmeno il fastidio del nonno rimbambito che vuole vedere per forza i Combat della II Guerra Mondiale o della  nonna dispettosa che si fa venire una crisi cardiaca se le tolgono dallo schermo il film con Alida Valli:  basterà convincerli che andare  spasso è obbligatorio, per volere del Ministro Sirchia ( quello dei cani e degli ospizi nei centri commerciali), e gli fa pure bene, mentre guardare la tv gli fa malissimo ed aumenta il consumo di medicinali che costano, in media, chissà perché, il 30% più che all’estero. Ai più riottosi, comunque, si può sempre comprare un 14 ‘pollici’ da 100 Euro, in bianco e nero che va benissimo, tanto hanno la cataratta ed i colori li distinguono poco.

Dunque ( lo so che un capoverso non dovrebbe mai cominciare con ‘dunque’, ma, di questi tempi, posso sempre dire che la mia è una ‘scrittura sperimentale’…), dicevamo che quest’anno sarà  una stagione di programmi che, per fantasia, eleganza di presentazione, inventiva, basi culturali solidissime, maestria fuor del comune degli interpreti, lascerà il segno. Dopo aver spremuto come un limone all’ultima goccia la ‘Presentazione delle Veline’ ( niente a che vedere con la Presentazione al Tempio!),  avremo dunque l’imbarazzo della scelta fra ‘ Il Grande Fratello’ ( ma chi sarà mai che odia Orwell fino a tal punto ?!…), diretto dalla Grande Fratella, Grande Attrice, Grande Presentatrice, Grande Show girl, che non ricordo come si chiami, ma è ben  inserita nella tradizione partenopea. Una trasmissione da leccarsi i baffi: quest’anno partecipano perfino coppie ufficialmente sposate e c’è pronto un bel lettone a due piazze che non è detto sia di uso esclusivo dei coniugi.

Cambiando canale, potremo fremere, trepidare e fare il tifo per i protagonisti dell’ ‘Isola dei Famosi’, che tanto famosi non sono, ma certamente lo diventeranno, grazie alla nostra dabbenaggine di telespettatori. Certo, un po’ di  preparazione culturale ci vuole per capire  il messaggio di queste trasmissioni. Non è un caso che le precedano esercizi di allenamento a quiz di grande impatto formativo. Estrapolando da quelli, uno studente di  poco ingegno viene messo in imbarazzo da scritture  del tipo ‘bidè’ anziché’bidet’;  oppure può apprendere che la nota Ode manzoniana si conclude con un “ agli Apostoli (sic!) l’ardua sentenza”. Meraviglie dello Spirito Santo! – E poi, volete mettere quanto si impara di geografia, folklore, xenoculture, seguendo  le vicende improbabili di alcuni poveri cristi su un isolotto dei Carabi o giù di lì?.

Se poi uno ha particolari esigenze culturali, può rifugiarsi su un altro canale, dove apprenderà tutte le balle possibili ed immaginabili sul Santo Graal, su un parroco birbaccione di un paesino pirenaico chiamato Rennes le Chateau ( più sono piccoli e più hanno nomi altisonanti…) e su altre ‘bufale’ ( Templari, Misteri delle Cattedrali, cerchi sull’erba, UFO, Grandi Piramidi, Piccole Piramidi, Mastabe, tombe di poveracci, miracolistica varia, etc. etc.). E’ una faccenda che funziona benissimo: per la nostra tranquillità, cose orrende sono state rimosse. Dimenticati i pedofili, il congetturato traffico d’organi di bambini; dimenticate ruberie e malversazioni; dimenticate le violenze alle donne; ridotti a cifre statistiche i morti ammazzati sulle strade durante i fine settimana; la strage delle torri gemelle diventata un argomento polemico; dimenticati i mille e passa figli di mamma americani morti in Iraq ed anche i nostri a Nassiriya… ‘ Tout passe, tout lasse, tout casse’…

Adesso ci rode dentro la sorte delle ragazze rapite a Baghdad. Anche se appartenenti ad una ‘organizzazione non governativa’ , fa un certo effetto sentire, guardare il tiggì delle venti con le ultimissime ‘ non notizie’ sulle due sventurate, avendo negli occhi il coltello che taglia gola e testa ad altri ostaggi, e passare, quasi senza soluzione di continuità, da quelle alle avventure dei volontari profughi dell’ ‘Isola del Famosi’o agli psicodramma dei volontari reclusi nella Casa del Grande Fratello.

<E che?! – mi sento dire – Fra tanto dolore e tanto orrore, vorresti toglierci anche quel po’ di evasione e di divertimento?!…magari vorresti una serata senza Grande Fratello e simili, una specie di lutto nazionale televisivo. A che serve? >

Non serve a niente, rispondo, come non serve a niente la Pietà Rondanini o quella, levigatissima, in San Pietro, Ma quando mai la Pietà è servita a qualche cosa?…

25/09/2004





        
  



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