Dopo le proteste dei genitori in consiglio comunale contro le modifiche apportate al servizio di trasporto scolastico, l’amministrazione comunale di San Benedetto fa qualche passo indietro. La riorganizzazione del servizio è stata rivista e corretta nel corso di due incontri avuti dal sindaco Martinelli, il primo ieri mattina con i dirigenti scolastici, il secondo oggi, mercoledì, con i vertici della Start.

Una delle principali lamentale riguardava la carenza di “punti raccolta” o fermate degli scuolabus. Ora ne sono state aggiunte circa 30 (compresi gli spostamenti di alcune). Per gli studenti delle scuole medie resta il trasporto mediante normali linee di trasporto pubblico (e non mediante appositi scuolabus, ma sembra che non siano molti gli studenti di questa fascia di età a ricorrere ai mezzi pubblici).

Complessivamente il servizio è ora organizzato in 11 linee, coperte con 9 mezzi. In passato, oltre al vituperato (dagli amministratori) fenomeno della raccolta “porta a porta” degli studenti, i mezzi erano 8, i quali disegnavano però fino a 15 linee, per mancanza di una razionalizzazione del servizio. Con la riorganizzazione, per esempio, i bambini della scuola materna viaggeranno insieme a quelli delle elementari, naturalmente con assistenti a bordo e con itinerari tracciati sempre all’interno della zona di competenza di ciascuna scuola: non da una zona all’altra, né fuori dal territorio comunale (che sia da Martinsicuro, da Acquaviva o da Grottammare: la raccolta avviene al di qua del confine).

Dati forniti da Sergio Trevisani, responsabile comunale del servizio, che aggiunge: “dopo l’incontro di oggi con la Start abbiamo dato una risposta a tutte e sei le richieste che riguardavano le scuole Cappella e Curzi, a 26 su 35 relative alle scuole del III° Circolo (via Asiago), a tutte e quattro le richieste riguardanti la linea 1 per il II° Circolo (via Colleoni), a una su due richieste riguardanti la linea 2 dello stesso circolo. Infine, a 3 richieste su 4 riguardanti il I° circolo (via Gino Moretti). Tutte le richieste non soddisfatte riguardano studenti che pur essendo vicini ad una scuola, sono iscritti ad un’altra, in alcuni casi molto più lontana. Abbiamo risolto anche il problema di alcune zone che da quest’anno non erano più coperte dal servizio, come via Sicilia e via Sardegna o alcune zone del Ponterotto.”

Un’ultima accusa che era stata rivolta alla riorganizzazione era il maggior costo, circa 37 mila euro secondo l’opposizione. Risponde ancora Trevisani: “ancora non disponiamo dei dati sui costi, ma certamente la riorganizzazione porterà un risparmio per le casse comunali”.

 

I percorsi corretti degli scuolabus, con tutte le fermate, verranno comunicati ufficialmente dalla Start al Comune venerdì mattina. Lunedì 27 settembre la giunta ratificherà l’accordo raggiunto con una delibera, che comprenderà sia la sperimentazione, sia le modifiche apportate.