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Bambini di Beslan

| GINEVRA - "Ora bisogna dare fiducia nella scuola"

di Stefania Ceteroni

C’è una nuova priorità per i bambini di Beslan: ridare fiducia nella scuola” ha dichiarato Carel de Rooy, Rappresentante dell’UNICEF nella Federazione Russa, dopo aver visitato la città colpita e i dintorni di Vladikavkaz. Una visita all’Ospedale pediatrico della Federazione russa di Vladikavkaz, dove è stata ricoverata la maggior parte dei bambini, ha reso evidenti le necessità, ha spiegato de Rooy.

“La maggior parte dei bambini con cui abbiamo parlato nell’ospedale, in particolare i più piccoli, non vogliono tornare a scuola, per ovvie ragioni. Da esperienze passate sappiamo che l’istruzione è una cura salutare per i bambini che hanno vissuto eventi traumatici. Ma per questi bambini, la loro stessa scuola è diventata un luogo del terrore. E’ evidente che avranno bisogno di aiuto per raccogliere tutti i pezzi della loro vita – la loro vita familiare, le loro amicizie, e, di fondamentale importanza, la loro istruzione. Significherà soltanto peggiorare la loro tragedia se questi bambini, che hanno già perso così tanto, perderanno il loro diritto all’istruzione”.
 
L’UNICEF aiuterà i bambini a tornare alla normalità sostenendo il loro recupero psicologico nelle comunità, quando torneranno dai soggiorni dove sono stati inviati nell’ambito del percorso per il recupero. L’UNICEF ha programmato il sostegno alle sette scuole di Beslan che riceveranno i bambini provenienti dalla Scuola Numero Uno dove sono stati presi in ostaggio. Attraverso il sostegno all’intero sistema educativo di Beslan attraverso forniture di base come banchi, sedie, lavagne e libri di testo, l’UNICEF potrà aiutare a rendere le scuole più confortevoli e accoglienti per i bambini, poiché è evidente che anche i bambini di Beslan non coinvolti direttamente negli eventi del 1-3 settembre sono agitati all’idea di andare a scuola.
 
“Dobbiamo anche riconoscere che c’è un pericolo molto concreto di future divisioni tra gruppi etnici e religiosi come risultato dell’assedio di Beslan" ha dichiarato de Rooy. “E noi dobbiamo affrontare il pericolo promuovendo il dialogo, la tolleranza e la risoluzione pacifica dei conflitti, in particolare tra la generazione più giovane”.
 
Carel de Rooy era a Beslan e nei dintorni di Vladikavkaz il 14 e 15 settembre per incontrare i bambini e i genitori e per discutere con il Presidente dell’Ossenzia del Nord, Alexander Dzasokhov, sulla prossima fase del sostegno UNICEF.
 
“In stretto coordinamento con i nostri partner dell’aiuto umanitario internazionale nel Caucaso del Nord, nel momento in cui l’assedio è terminato abbiamo mandato forniture mediche di emergenza agli ospedali di Beslan e di Vladikavkaz, altri aiuti sono stati inviati la scorsa settimana,” ha dichiarato de Rooy. “Ora dobbiamo concentrarci sui bisogni di medio e lungo periodo per una comunità che è passata attraverso l’inferno.”
 
Per contribuire ai programmi UNICEF per bambini di Beslan: c.c. postale n. 745000, intestato a UNICEF Italia, causale: “Emergenza bambini Ossezia”; c.c. bancario n. 000000505010 presso Banca Popolare Etica – CIN M – ABI 05018 CAB 12100; carta di credito, telefonando al numero verde 800-745000

21/09/2004





        
  



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