In seguito a continue segnalazione è stata rilevata una storia che ha dell’incredibile e che vede contrapposti da un lato, sul banco degli imputati, una telecamera ed il suo possessore  e dall’altra una moltitudine di persone le cui vite , a loro insaputa, sono oggetto d’interesse  di un privato che si “appropria “della loro quotidianità  per allietare le proprie giornate.

La vera protagonista è una telecamera posta sopra il tetto di un’abitazione che ogni giorno gira e cambia posizione  focalizzando il proprio “occhio” verso la spiaggia o le case circostanti nella ricerca di un obiettivo ideale su cui poi soffermarsi a lungo.

Una sorta di “grande fratello” dove però i protagonisti non sono consapevoli di nulla e dove il “regista” è un individuo in cerca di nuove emozioni.

Senz’altro è da escludere l’ipotesi che essa sia adibita al controllo dell’abitazione in prospettiva di eventuali furti perché la sua posizione non permette una ripresa dell’abitazione stessa ma solo del paesaggio comprendente l’intero lungomare, la spiaggia e gli appartamenti circostanti.

Un vero e proprio osservatorio che interferisce nella vita di ognuno cogliendo ogni attimo della quotidianità di ogni persona soprattutto d’estate quando, a causa del gran caldo , le finestre vengono lasciate aperte ed è più semplice la visibilità all’interno di ogni abitazione.

In realtà ciò che viene violato non è solo il diritto alla privacy ma cose ben più importanti quali attimi di vita e di affetto che ognuno ha e che vorrebbe custodire gelosamente.