L’iniziativa di solidarietà lanciata dal presidente Giulio Silenzi e dalla Giunta provinciale verso le famiglie e i bambini di Beslam colpiti dalla ferocia del terrorismo, ha riscosso consensi e adesioni.

Stamattina, alla riunione operativa svoltasi in una affollata sala consiliare, erano presenti tutti i rappresentanti della comunità locale, spinti da un comune senso di sdegno e di condanna, ma anche decisi a non restare indifferenti di fronte ad atrocità come quella compiuta in Ossezia.

“Siamo tutti simbolicamente attorno a un tavolo uniti contro il terrorismo – ha detto il presidente della Provincia, Silenzi, che ha coordinato i lavori – per capire cosa possiamo fare in profonda umiltà, nel nostro piccolo,  a sostegno della popolazione di Beslam e, nel contempo, a favore di quella cultura di pace che è alla base della convivenza civile anche nel nostro territorio”. “Di fronte a drammi del genere il rischio maggiore è quello di cadere in uno stato di passività – ha aggiunto il vice presidente Donato Caporalini –. Ciò va assolutamente evitato, dando voce alle emozioni e rompendo il silenzio con una forte, unitaria risposta di solidarietà”.

Su questa linea si sono trovati d’accordo tutti coloro che sono intervenuti al vertice in Provincia, tra i quali i parlamentari Valerio Calzolaio, Giulio Conti e Luigi Giacco, il consigliere regionale Fabio Pistarelli, diversi assessori e consiglieri provinciali, numerosi sindaci (o loro delegati) dei Comuni maceratesi, a cominciare dal capoluogo e da Civitanova, i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, i rappresentanti della Camera di commercio e delle categorie produttive, esponenti del mondo accademico e scolastico, della Caritas diocesana, del Gus e di altre associazioni di volontariato.

Nel corso del dibattito sono state valutate alcune concrete iniziative, proposte sia dal presidente, sia dagli altri interlocutori. Innanzi tutto, la realizzazione di una “stanza ludica” presso l’ospedale di Beslam, in cui sono ricoverati molti dei bambini scampati alla strage nella scuola. L’intervento rientrerà nel piano più generale di aiuti coordinato dalla Protezione civile nazionale. In secondo luogo si è pensato a un progetto più a lungo termine che si prenderà cura negli anni di alcune famiglie in difficoltà attraverso l’istituto dell’ “affido a distanza”.

Per sensibilizzare ulteriormente la popolazione e riflettere sui drammi che il mondo sta vivendo, si è deciso di organizzare una veglia laica e religiosa, coinvolgendo persone anche di diverso credo ed etnia. La Provincia coordinerà le varie iniziative che liberamente enti e associazioni vorranno promuovere, soprattutto a fini informativi, dando vita a una sorta di ‘registro’ delle disponibilità e dei progetti di solidarietà in atto. Rinnovando l’invito all’unità contro il terrorismo, il presidente Silenzi ha ricordato, in chiusura,  anche la tragica data dell’11 settembre, di cui proprio in queste ore ricorre il terzo anniversario.