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Incontro in Regione con i Comitati cittadini per la ricostruzione

| ANCONA - Spacca: necessaria una corretta informazione da parte di tutti.

I dati finanziari aggiornati sulla ricostruzione nelle Marche: mancano 907 milioni di euro da destinare alle seconde case, solo una parte dei 1,649 milioni di fabbisogno stimato per il completamento.
Spacca : “L’attuale governo nazionale ha stanziato 345 milioni di euro su un totale di 2724 già concessi da Stato e UE. “  
 
“Per la Regione Marche trasparenza delle procedure nella ricostruzione post sisma ha significato non solo buona amministrazione e corretta gestione dei fondi,  ma anche comunicare con gli enti locali, informare sempre sullo stato di attuazione degli interventi, condividere le scelte e, soprattutto, mantenere gli impegni, nonostante i noti problemi finanziari che continuano a condizionare molte decisioni.
Occorre quindi che si prosegua sulla strada del collegamento costante con i cittadini, perché il lavoro tecnico degli enti preposti si traduca in corretta informazione da parte di tutti, senza strumentalizzazioni,  che non sono utili a risolvere i problemi ma semmai ad aggravarli.”
 
Sono le parole del vicepresidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca accogliendo questa mattina in Regione i rappresentanti di alcuni comitati cittadini per la ricostruzione post sisma che avevano chiesto un incontro per manifestare alcune esigenze sulle situazioni più problematiche che esistono ancora.    
 
Tra le altre , in primo luogo, i rappresentanti  Paola Inzolia, Paola Bertellini, Vincenzo Castreconi, e Antonella Marcaccini dei  Comitati “Ricostruiamo le nostre case “ “ Fabriano 2001”, Belvedere Co.ri.bel” e “Comitato per Cupo”, hanno espresso preoccupazione per la situazione relativa alla scarsità di fondi disponibili,  soprattutto  in materia di contributi per la ricostruzione delle seconde case.
 
 Nel corso della riunione,alla quale hanno partecipato il coordinatore per la ricostruzione Mario Conti e la responsabile degli interventi dei Programmi di recupero Paola Mazzotti,  il vicepresidente ha precisato “ che su un danno stimato fin dall’origine di 4374 milioni di euro, il totale delle somme messe a disposizione dallo Stato e dall’Unione Europea ammonta a 2724, 40 milioni di euro.
 
“Sui complessivi  2724, 40 milioni di euro  – ha rilevato il vicepresidente – è un fatto che l’ attuale Governo ne ha concessi 345 milioni, la differenza è stata concessa dai governi precedenti. Mancano perciò 1649,60 milioni e, in particolare,  907 milioni che dovrebbero essere destinati al completamento della ricostruzione di edifici privati e tra questi 10 mila seconde case nelle Marche.” 
 
Dei fondi messi a disposizione,  la Regione ha già concesso per lavori realizzati 2 milioni e 332 mila euro, mentre ne sono stati accantonati, sulla base delle Intesa istituzionale,  circa 67 milioni per la realizzazione delle grandi infrastrutture, come pure è in fase di impegno l’utilizzo di 54 milioni di euro previsti dalla Finanziaria 2004 con decorrenza 2005. 
 
  “In ogni caso il governo regionale – ha detto Spacca- chiederà di programmare con lo Stato tempi e modi di completamento degli interventi di ricostruzione almeno nelle prossime quattro Leggi Finanziarie. “ 
 
Nel contempo,  la Regione Marche sta predisponendo un elenco di tutti gli interventi con l’indicazione dei soggetti  che hanno diritto ai contributi  in base alla legge 61/98 , ma che non potranno essere soddisfatti per l’assenza di disponibilità finanziarie.
 
 Su un’altra questione  sollevata dai comitati circa la restituzione degli oneri fiscali  e previdenziali, Spacca ha assicurato il massimo interessamento della Regione  presso il Governo perché sia esteso ai terremotati delle Marche il condono fiscale che è stato applicato in altre realtà  colpite da calamità naturali.
 
Altro punto importante di cui i comitati hanno chiesto informazioni riguardava le attività produttive. Il vicepresidente ha confermato che la Regione Marche concederà contributi  a favore delle attività produttive – in particolare dell’artigianato e del commercio-  che sono costrette a sospendere temporaneamente l’attività a causa di interventi di riparazione anche in sedi diverse da quelle dell’attività di impresa,  ma che ne impediscono comunque il normale svolgimento.
 
Per quanto concerne la semplificazione delle procedure per l’erogazione del saldo delle provvidenze, il vicepresidente ha informato i comitati che è in fase di definizione  la procedura per l’applicazione del Documento unico di regolarità contributiva sulla base dell’accordo INPS-INAIL-Cassa Edile. 
 
Riguardo, infine,  ad alcuni edifici ecclesiastici non ancora riaperti al culto, come la Chiesa di San Nicolò a Fabriano , è stato precisato che nell’ambito del  Piano di recupero e ripristino dei Beni Culturali, gli interventi relativi a sei edifici ecclesiastici nel comune fabrianese sono di esclusiva competenza  della Soprintendenza per i Beni architettonici e del paesaggio. Tra questi sei anche la chiesa di San Nicolò su cui solo la Soprintendenza può intervenire.
 
Per quanto riguarda i Programmi di recupero nel Comune di Fabriano, per i quali sono stati impegnati al 1° giugno 2004 62 milioni e 696 mila euro, tutti e dieci sono stati approvati;  resta da approvare il piano delle infrastrutture del Borgo-Centro storico, in corso di parziale rielaborazione da parte del Comune.

08/06/2004





        
  



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