Camillo Di Monte, nuovo Presidente dell'EURISPES, passa dalla Confesercenti al più importante Istituto nazionale di ricerca economica, giuridica e di politica sociale. L'ingresso ufficiale risale allo scorso mese di Marzo, ma già da qualche tempo circolavano voci sull'interessamento dell'Istituto al dott. Camillo Di Monte. La collaborazione tra l'ex Segretario della Confesercenti e l'Eurispes, risale allo scorso mese di Giugno, allorquando lo stesso Di Monte, fu chiamato dal Presidente Nazionale Assoturismo Gaetano Orrico per collaborare con la sede nazionale dell'Associazione.

Allora dott. Di Monte come procede questo progetto nuovo per il nostro territorio?Direi molto bene, ho notato un forte interessamento da parte di molte realtà economiche, ma anche da parte di Enti Pubblici. La ricerca credo che sia essenziale per orientare tanto le scelte economiche che le stesse azioni politiche.

Lei è il responsabile della Regione Marche, un impegno sicuramente gravoso, come mai la scelta della sede centrale di intervenire proprio in questa Regione?
Le Marche rappresentano un importantissimo punto di riferimento per l'economia Italiana, la Regione con il maggior numero di imprese artigiane e con alcuni distretti industriali leaders. L'azione di regionalizzazione avviata dal prof. Fara, non poteva non tenere in considerazione il nostro territorio.

La sua esperienza in Confesercenti è quindi stata propedeutica in questo senso per poter agire all'interno dell'Istituto.
Quando ero Segretario della Confesercenti, lamentavo spesso la carenza di dati e ricerche su cui orientare le scelte per il settore, anche dal punto di vista normativo; ho scelto il campo della ricerca per colmare questo vuoto e per capire prima di decidere. Oggi troppo spesso le scelte economiche sono esclusivamente frutto di intuizioni, cosi come quelle politiche figlie di convinzioni assolutamente personalistiche.

In questi giorni si è parlato di un osservatorio sulla contraffazione.
Esatto, un lavoro trasversale che abbraccia sia gli interessi economici che quelli politco-istituzionali. Il made in Italy, e più in particolare il made in Marche, è in grosso pericolo per questo ritengo prioritario costituire un tavolo di incontro tra associazioni di categoria (quindi imprese), forze dell'ordine, sindacati e le associazioni dei consumatori, al fine di studiare strategie tese a scoraggiare l'attività criminosa, arrestando il consequenziale danno economico.

Altra iniziativa?
Importantissima è senza dubbio l'esperienza di realizzare un'EURISPES TURISMO, che sappia coniugare gli interessi di tutti e dieci i sistemi turistici locali. Sono iniziati già gli incontri con i rispettivi presidenti per dare una giusta applicazione alla recente legge 135.

Voci la danno impegnato anche in Umbria ed Abruzzo.
Si il mio impegno sarà esteso anche a queste Regioni, ma per ora mi limito a prendere di petto la data dell'11 giungo data dell'inaugurazione ufficiale.

L'Eurispes è fortemente impegnato soprattutto negli ultimi mesi nel dichiarare che in Italia esistono milioni di "nuovi poveri" e che i commercianti hanno "approfittato" dell'effetto euro. Lei cosa ne pensa?
Riguardo la prima domanda, prendo spunto da un generale malumore nel constatare che sono sempre maggiori le difficoltà di arrivare, come si dice, a fine mese, pertanto ritengo che la ricerca mostri il vero volto del nostro Paese allo stato attuale, per quanto concerne l'euro ed i commercianti, credo che un ulteriore periodo di esposizione del doppio prezzo avrebbe aiutato il consumatore ed evitato di denigrare una categoria da sempre "in prima linea".

Com'è strutturata la vostra organizzazione?
In questo momento abbiamo un gruppo che si occupa di servizi quali formazione superiore e ricerca, un gruppo direttivo e un comitato tecnico scientifico che sovrintende le nostre attività; in particolare quest'ultimo grazie all'adesione di nomi di altissimo livello professionale, sta diventando il fiore all'occhiello dell'intera organizzazione.