I gruppi consiliari dell'Ulivo e di Rifondazione Comunista del Consiglio Comunale di San Benedetto hanno depositato oggi (3 novembre) presso il protocollo del Comune tre ricorsi su due delibere della Giunta Comunale e una del Consiglio Comunale, tutti indirizzati al difensore civico, l'avv. Luca Cossignani e al Collegio dei Revisori dei Conti.

Rispettivamente: n. 226 dell'undici agosto e 243 del sedici settembre e n. 117 del sei ottobre, a proposito di "rinnovo del servizio di consulenza legale gratuita per i cittadini in situazione di disagio socio-economico", di "designazione dei rappresentanti del Comune di San Benedetto in seno al Consiglio Generale del "Consorzio per la Industrializzazione delle Valli del Tronto, dell'Aso e del Tesino" e infine di "cessione della farmacia comunale – atto di indirizzo politico-amministrativo".

Sul primo punto l'opposizione solleva una questione di compatibilità tra l'incaricato, l'avv. Vittorio Santori, e il suo ruolo di esponente di Forza Italia (essendo capo gruppo di quel partito presso il Consiglio Provinciale, nonché capo gruppo dell'opposizione di centro destra a Grottammare). Si contesta inoltre che tale compito poteva essere assegnato ad un avvocato "interno".

Sul secondo punto, invece, si contesta che in Consiglio Comunale la votazione sia avvenuta servendosi di due tipi di schede, uno per la maggioranza, l'altra per la minoranza, ciò che per l'Ulivo e Rifondazione non avrebbe garantito la segretezza del voto.

Sull'ultimo punto, infine, l'opposizione ritiene che la delibera in oggetto non fosse richiesta e sia quindi illegittima, "considerato che l'atto di indirizzo per la vendita della farmacia era già stato dato sia dalla Giunta che dal Consiglio Comunale".