Non ci pensano neanche ad abbassare la guardia i residenti, membri del Comitato Amico del Centro, che si sono rivolti al sindaco in una missiva che fissa tre importanti priorità d'interevento.
Immediata pulizia e disinfestazione alla luce dell'attuale stato di emergenza dell'ex ospedale, struttura di proprietà della Asl. "Come già scritto nella nostra ultima lettera del 24 aprile", chiariscono, "riteniamo il sindaco unico responsabile della salute pubblica. A noi non interessano le diatribe fra amministrazione comunale ed Asl 11. Si pretende che si giunga finalmente ad un chiarimento pubblico, risolutivo ed onesto".

Un immediato monitoraggio e riattivazione dei pozzi con controllo di livello a mezzo pompa. "Essendo il sottosuolo oramai saturo", proseguono, "si provocano sollevamenti della pavimentazione in porfido e danni alle abitazioni che non hanno fondamenta".

Un monitoraggio tecnico delle case disabitate, la loro messa in sicurezza immediata o abbattimento. "Nell'arco di pochi giorni", spiegano, "le crepe vecchie si sono ampliate e se ne sono formate di nuove. In una zona pre-sismica come quella di Montegranaro una piccola scossa tellurica può provocare, nello stato attuale del nostro centro storico, una catastrofe da effetto domino".

"In mancanza di appropriate ed immediate misure a tutela della sicurezza e salute pubblica", incalzano i membri del Comitato, "non resta che ritenere il sindaco responsabile di eventuali eventi negativi".