"No alla Svendita del Patrimonio Pubblico".

Questa la lapidaria affermazione di 63074 che sigilla una articolata Nota di polemica politica all'indirizzo dell'Amministrazione Piunti.
Rea, - a suo dire - di essere in piena contraddizione "con quanto più volte dichiarato dal Sindaco Piunti".

Un Primo Cittadino, che proprio ieri, aveva diramato agli organi di stampa, una Nota a sua firma, nella quale, in maniera concisa ma sufficientemente ampia, chiara e significativa - ad essa - aveva affidato non soltanto il suo pensiero, ma anche le intenzioni e gli auspici dell'Amministrazione Comunale. 

E nella sua riflessione, rimarcava come nel merito di alcuni immobili comunali in vendita (fra cui l'ex scuola in via Petrarca), essi, fossero stati da tempo "inseriti nel Piano delle Alienazioni". Nel merito dell'ex scuola di via Petrarca, il Sindaco Piunti altresì aggiungeva come fosse ipotesi, opinione e prospettiva personale ("da me sempre considerata ottimale") quella di trovare soggetti interessati alla riqualificazione con destinazione sociale; ma come, in ogni caso, sarebbe stata intenzione dell'Amministrazione Comunale sondare il territorio "per valutare se esistono le energie e le risorse per progetti che valorizzino in chiave sociale" tale edificio, "attraverso il recupero dell'immobile"; "nel caso in cui" - concludeva il Sindaco Piunti - "l'asta dovesse avere esito positivo" il Primo Cittadino confermava tuttavia la ferma intenzione dell'Amministrazione "nel reinvestire il ricavato in una struttura di natura sociale, magari tutta nuova".

Per contro "apprendiamo dai giornali, che il Comune ha deciso di mettere all'asta gli ex plessi scolastici Petrarca e Santa Lucia e altri tre immobili", principia la Nota di polemica politica di 63074.

Che prosegue, annotando come ciò sia "in piena contraddizione con quanto più volte dichiarato dal Sindaco Piunti sul destino della scuola Petrarca".

"Tra gli immobili" - prosegue nella sua disamina il movimento 63074 - "figurano anche due appartamenti che, anziché finire nelle mani di qualche società immobiliare, potrebbero ospitare le famiglie in emergenza abitativa come quelle sgomberate dalle roulottes parcheggiate in zona porto".

E poi, una stoccata particolarmente aspra in termini politici che associa la nuova Amministrazione Piunti "in continuità" con quella precedente di Giovanni Gaspari (che com'è noto era di tutt'altro segno ed orientamento politico):

"Siamo consapevoli" - afferma 63074 - "che Piunti è stato eletto anche con i voti decisivi del Partito Democratico, ma dobbiamo comunque constatare la piena continuità fra questa amministrazione e quella passata che, con Gaspari Sindaco, provò già a vendere le due scuole nel 2015, quando l'asta andò fortunatamente deserta".

Secondo l'avviso di 63074, si starebbe assistendo "ne siamo consapevoli" - sottolinea il movimento cittadino nella sua Nota politica - al fatto che "un anno dopo, i cittadini devono quindi nuovamente assistere al tentativo di dismissione del patrimonio immobiliare comunale che non è di proprietà del Sindaco ma dell'intera Comunità Sambenedettese. È a suo favore - e non di singoli privati - che gli immobili comunali devono essere messi a disposizione, sotto forma di centri di aggregazione sociale o culturale".

La soluzione proposta da 63074 è netta ed è la seguente: "Anziché svendere i beni pubblici per il profitto di pochi, l'Amministrazione dovrebbe avviare un censimento degli immobili in disuso per stabilire un Piano di Intervento per la loro riqualificazione e valorizzazione a vantaggio di tutti i cittadini, e in particolare delle categorie svantaggiate".