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Analisi del voto a San Benedetto e nel Piceno Primarie del PD

San Benedetto del Tronto | Leggendo i commenti comparsi sulla stampa, locale in merito al voto delle primarie del PD, rimaniamo perplessi riguardo ad alcune valutazioni.

(Foto d'archivio)

Pensare a queste primarie come ad un nuovo congresso del PD e come una valutazione sull’amministrazione di San Benedetto è inopportuno per chi ha sostenuto Ceriscioli. Basti pensare che al congresso non parteciparono le altre forze politiche (verdi, socialisti e liste civiche...) che in questa tornata elettorale si sono notevolmente impegnate nel Piceno, in particolare a San Benedetto a sostegno del candidato del sindaco. Il confronto con il congresso, fatto dalla Segretaria Gregori, sembra inoltre poco conveniente per lei. Se questo è un congresso le percentuali di rappresentanza nei direttivi dovrebbero passare a SBT da 60/40 a 52/48 e nella provincia la minoranza dovrebbe avere il 47% di rappresentanza.

Riguardo al consenso sull’Amministrazione Comunale, i dati del Piceno evidenziano che il candidato appoggiato dalle Amministrazioni locali ha stravinto ovunque (vedi Offida, Monteprandone, Acquaviva, Force ecc....) ad eccezione di San Benedetto. Andando ad analizzare nello specifico il confronto nel territorio di San Benedetto, Marcolini ha perso principalmente a Porto D’Ascoli centro, mentre ha vinto nel resto della città (70% del territorio), dove ha raggiunto picchi del 70%, ed è riuscito ad attirare la partecipazione di molte forze esterne alla coalizione di Sinistra, dato riconosciuto da tutti.

Condivido le parole di Pietro Marcolini: “...ho avuto l’impressione di essere come la cavalleria polacca contro i carri armati tedeschi...questo lavoro di costruzione del consenso politico è stato frammentario e disperso sul territorio, mentre ci siamo trovati di fronte l’intero apparato del Partito e i Sindaci delle Marche, che al di là del loro ruolo super partes, hanno giocato una battaglia senza precedenti”.

Nel rinnovare gli auguri a Ceriscioli, speriamo che riesca a consolidare l’avvicinamento a quella parte di elettorato non di centrosinistra che abbiamo coinvolto, sono loro che possono fare la differenza nelle vere elezioni. Per questo è necessario che il partito esprima delle candidature autorevoli, capaci, giovani e che siano un forte segnale di rinnovamento della Politica. Specialmente a San Benedetto del Tronto. Il vice segretario dell’unione comunale Tonino Capriotti Il segretario circolo nord Andrea Manfroni

04/03/2015





        
  



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