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Accordo di programma - Spacca:"urge una politica industriale di rilancio"

Ascoli Piceno | Così il presidente della Regione Marche Gian Maria Spacca ha commentato l’incontro di oggi al Ministero sull’ADP alla presenza del viceministro Claudio De Vincenti, a cui ha partecipato insieme all’assessore alle Attività produttive Sara Giannini.

"E' stato un incontro proficuo. Il Ministero dello Sviluppo Economico, come avevamo richiesto, procederà alla proroga degli interventi nazionali dell'Accordo di Programma, alla loro semplificazione e a convocare un incontro specifico sulla JP Industries. Sono segnali positivi e passi avanti significativi, ma dobbiamo accelerare i tempi. La protezione degli ammortizzatori sociali sta scadendo e non potrà durare in eterno. Di fronte alla crisi che ancora morde, il Mise deve velocizzare tali operazioni per poter sbloccare quanto prima i 35 milioni di euro di fondi nazionali, ancora completamente inutilizzati, a sostegno di una reale strategia di rilancio industriale ed occupazionale del territorio".

Così il presidente della Regione Marche Gian Maria Spacca ha commentato l'incontro di oggi al Ministero sull'ADP alla presenza del viceministro Claudio De Vincenti, a cui ha partecipato insieme all'assessore alle Attività produttive Sara Giannini. Nel corso dell'incontro Spacca e Giannini hanno sottoposto all'attenzione del Mise anche la priorità della vicenda Whirpool. In proposito è previsto un incontro al Mise il 19 febbraio prossimo. In quella sede la Regione chiederà il rispetto degli impegni produttivi e occupazionali sottoscritti nell'accordo del 3 dicembre 2013.

"Il Ministero dello Sviluppo Economico - prosegue Spacca - ha compreso che le nostre reiterate valutazioni sulla eccessiva rigidità dell'Accordo di programma nazionale erano fondate e sta modificando la Legge 181 come le Regioni Marche e Umbria avevano chiesto da tempo. La disponibilità del Mise è un segnale positivo, anche perché potrebbe consentire di sbloccare a favore dell'occupazione e dei programmi di reindustrializzazione del territorio i 35 milioni di euro nazionali ancora inutilizzati.

Ma ancora non basta, bisogna risolvere alcuni punti essenziali: il Mise deve accelerare i tempi di tale semplificazione e della proroga degli interventi, la cui scadenza altrimenti è a marzo 2015; è indispensabile che nel percorso amministrativo di riforma della legge 181 sia salvaguardato il fondo nazionale di 35 milioni di euro dell'Accordo di programma a favore di Marche e Umbria; bisogna rimuovere anche altre criticità e rigidità che ancora permangono, soprattutto per poter estendere l'applicazione della legge 181, ad esempio alle piccole imprese. Queste priorità sono urgenti anche perché mentre i fondi nazionali sono ancora inutilizzati le misure regionali dell'Accordo di programma hanno sostenuto 40 iniziative imprenditoriali nello stesso territorio, con investimenti agevolati nelle Marche di oltre 17 milioni di euro che hanno prodotto 124 nuovi occupati."

"Sono state accolte molte nostre richieste - commenta l'assessore Giannini - che limitavano l'operatività della legge 181 eliminando molte rigidità. Ad esempio, il rapporto tra investimenti immobiliari e macchinari, i vincoli occupazionali, le garanzie ipotecarie al 150%, l'obbligo di intervento nel capitale dell'impresa, ecc. Restano altre criticità operative comunque rilevanti che abbiamo segnalato: in modo particolare la possibilità di ridurre a 1 l'investimento proponibile, l'ammissibilità di operazioni in leasing, le prassi di gestione di Invitalia".

29/01/2015





        
  



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