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Distretto culturale evoluto, al via i quattro progetti a titolarità regionale

| Marcolini: ”Si completa il lavoro di fertilizzazione del territorio. E’ la cultura la risposta delle Marche alla crisi”.

"Dopo l'avvio dei 13 progetti del Distretto Culturale Evoluto selezionati a seguito di avviso pubblico, si completa il lavoro di fertilizzazione del territorio". Lo ha affermato questa mattina nel corso dell'incontro con la stampa l'assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, che ha annunciato l'avvio dei quattro progetti a titolarità regionale che la Regione ha stabilito di finanziare: "Progetti che rilanceranno nei prossimi anni le imprese culturali ad alto contenuto di conoscenza come traino dello sviluppo e opportunità di riequilibrio economico, in particolare nei contesti territoriali teatro di crisi del manifatturiero tradizionale. Perché - ha ribadito Marcolini accanto ai rappresentanti capofila dei quattro progetti - è la cultura la risposta delle Marche alla crisi".

Il Distretto Culturale Evoluto delle Marche, previsto dalla normativa di settore del 2010, assume un quadro attuativo concreto e completo, qualificandosi come azione strategica in stretta connessione con la programmazione regionale delle risorse europee per il periodo 2014-2020, con l'Accordo di programma Quadro da sottoporre all'Amministrazione nazionale, con l'Accordo per lo sviluppo della piattaforma dell'Heritage Science tra Regione Marche, Consiglio nazionale delle Ricerche, Sistema Universitario regionale, MiBACT, e con altre azioni a valere su risorse regionali, nazionali, comunitarie che prevedano il sostegno a iniziative e modelli di sviluppo territoriale a matrice culturale.
Creatività sinonimo di sviluppo e migliore qualità della vita.

Il coinvolgimento nei progetti di tante realtà già operative e il dialogo con il mondo delle imprese, dimostrano che il messaggio è stato recepito: è la cultura la carta che le Marche possono giocarsi nei prossimi anni per una competizione tra territori dove la creatività è sempre più sinonimo di sviluppo e migliore qualità della vita. Investire in cultura nelle Marche non solo sarà più facile, grazie alla logica che sta alla base del DCE, cioè quella di una visione integrata tra cultura, economia e territorio, ma avrà un ritorno certo visto il forte interesse dei cittadini marchigiani verso luoghi ed eventi culturali come dimostrato anche dal Rapporto Federculture 2014.

"Le Marche - ha ribadito Marcolini alla presentazione del Rapporto annuale di Federculture - sono una regione capace di distinguersi in positivo e dove continua a crescere la consapevolezza che investire nella cultura significa investire in qualità e valore. Nonostante la crisi incida sensibilmente sugli investimenti e i consumi culturali, la scommessa marchigiana di fare della cultura un fattore anticiclico, capace di contaminare nuovi settori a partire da quelli produttivi, di mobilitare nuove risorse, energie e competenze e di essere elemento di traino di un nuovo sviluppo locale, riceve ulteriori attestati e incoraggiamenti. I Dati del Rapporto Federculture parlano chiaro: le Marche sono ai primi posti tra le regioni italiane in cui gli abitanti spendono di più in cultura; i residenti visitano siti archeologici e luoghi della cultura, frequentano concerti e vanno al cinema in percentuale maggiore rispetto la media nazionale. Siamo orgogliosi di questi risultati che premiano l'azione regionale di favorire, anche attraverso eventi come festival, stagioni teatrali, concerti, visite e laboratori nei musei nell'arco dell'anno, la fruizione della cultura a 360 gradi".

Le Marche, che sono in testa alla classifica delle regioni italiane sia per incidenza del valore aggiunto del sistema produttivo culturale che per occupazione, con un primo posto per spesa turistica attivata dalla cultura (Fonte: Symbola/Unioncamere 2013), diventano protagoniste di una nuova stagione "distrettuale", per molti versi diversa dalla precedente che ha fatto grande il Made in Italy, ma ugualmente attenta allo sviluppo locale, questa volta però nel segno della cultura.

I quattro progetti di iniziativa regionale

Sono il progetto Adriatico, piattaforma di cooperazione culturale ed economica per la Macroregione Adriatica (attuato dalla Sviluppo Marche SpA), il progetto Urbino città ideale (attuato dall'Urbino International Centre), luogo di sperimentazione di una formula di accoglienza legata alla creatività, all'arte, all'identità di questo centro straordinario del Rinascimento, il progetto S.IN.C Spettacolo, Innovazione, Creatività (attuato dal Consorzio Marche Spettacolo), per lo sviluppo della filiera dello spettacolo, e il progetto Impresa Cinema, (attuato dalla Fondazione Marche Cinema Multimedia) per il rafforzamento della filiera del cinema, che ha dimostrato anche di recente enormi potenzialità con la produzione de "Il giovane favoloso" diretto da Mario Martone.

I progetti di iniziativa regionale del Distretto Culturale Evoluto sviluppano un partenariato costituito da oltre 60 attori e stakeholders del territorio, tra cui 5 enti pubblici, 45 imprese, 13 associazioni private. Gli interventi si articolano in diverse tipologie: sono 25 gli interventi di cooperazione tra imprese culturali e creative, 25 le azioni di valorizzazione di eccellenze culturali ed enogastronomiche, 6 gli interventi di formazione a carattere prototipale, 1 intervento di applicazione tecnologica. Il contributo regionale ammonta ad un totale di 1.750.000 euro per un totale di risorse mobilitate pari ad oltre 3,5 milioni di euro.

I progetti a titolarità regionale si connotano tutti in modo particolare per l'apertura internazionale e la connessione a reti lunghe, e per l'intersettorialità e multidisciplinarietà finalizzate in particolare a integrare e capitalizzare le esperienze che stanno maturando nell'ambito dei 13 progetti regionali in corso di attuazione sul territorio.

Questi quattro progetti d'iniziativa regionale hanno pertanto un duplice ruolo: da una parte quello di sviluppare i temi individuati come portanti, dall'altra quello di legare elementi comuni o evitare criticità dei progetti sul territorio creando un sistema omogeneo, interconnesso e integrato di azioni di sviluppo territoriale a base culturale, evitando che quanto promosso possa restare confinato in ‘isole' di innovazione ed assicurando il massimo grado di spillover delle attività ed iniziative programmate.

I progetti del Distretto Culturale Evoluto delle Marche dimostrano un'alta capacità di ‘dinamizzazione' di energie, di progettualità, e rappresentano sicuramente dei punti di forza rispetto ai quali lavorare anche in futuro in direzione di un sempre maggiore ampliamento della platea dei consumatori e di audience development del sistema produttivo culturale in dimensione regionale ed extraregionale.

07/11/2014





        
  



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