Progetto Ecosee/a- Guardian of the sea
San Benedetto del Tronto | Un assessorato che lavora e anche molto bene quello della pesca e che fa capo all’assessore Fabio Urbinati
di Sabrina Cava
conferenza stampa
Presente oggi in conferenza stampa insieme all’ex assessore Settimio Capriotti e al dott. Sergio Trevisani ad illustrare l’ultimo successo in termini di accesso ai Fondi Europei.
Ad introdurre l’argomento l’ex assessore alle politiche del mare Capriotti: “ Una Unione Europea che va sicuramente rivista e che provveda ad eliminare molte delle regole oppressive che ha imposto al fine di consentire la crescere economia del nostro Paese ma che comunque lavora bene e i cui fondi intercettati sono una vera benedizione per il settore della pesca”.
Il Progetto oggi preso in esame si chiama PROGETTO Ecosee/a, Programma Europeo “Guardiano f the sea”.
In cosa consiste ce lo spiega il dott. Trevisani, referente del Gac Marche e materiale intercettatore dei fondi.
“Il nostro Gac è quello che ha lavorato meglio in Italia e l’unico che partecipando al bando dell’Unione ha potuto attingere ai fondi dedicati al settore pesca.
Il progetto in pratica consiste nella riconversione di un peschereccio in una sorta di laboratorio marino come strumento di ricerca”.
Il progetto avrà durata di un anno, iniziato a marzo 2014 vedrà la sua conclusione a marzo 2015.
Su uno stanziamento europeo di 2milioni di Euro, il Gac Marche è riuscito ad accedere al massimo consentiro, l’80% del contributo richiesto che ammonta a 373.294,00 Euro.
I dodici mesi saranno coperti da tutta una serie di attività, alcune propedeutiche all’attivazione dello stesso altre di competenze specifiche.
Un mese è mezzo sarà dedicato alla riconversione del peschereccio, un mese occorrerà per i dovuti collaudi, seguirà la fase di formazione e ri-orientamento dell’equipaggio per i quali si prevede la necessità di almeno un paio di mesi, dopo questa fase propedeutica i successivi sei mesi saranno di attività vera e propria con un monitoraggio marino dell’Adriatico centrale ( si ricorda che il San Benedetto è capofila del Gac Marche che comprende i comuni di Grottammare, Pedaso, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Civitanova e Porto Recanati) seguiranno poi le attività ricreazionali ed ecosostenibili nelle Aree marine Protette e la fase finale di Disseminazione, Promozione e divulgazione delle risorse e delle attività e campagne di sensibilizzazione e European Awaressen Scenario Workshop con azioni mirate al coinvolgimento e sensibilizzazione dei portatori di interesse generale, con specifico riferimento agli operatori del mare, di stabilimenti balneari e di operatori di pulizia e manutenzione dei diversi tratti costieri.
Molti partners hanno aderito al progetto oltre il Gac Marche Sud, l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano; Il Parco Reg.le del Conero; Area Marina Protetta Isole Tremiti- Parco Nazionale del Gargano; l’Università degli Studi di Teramo e di Camerino; il Consiglio Naz.le delle Ricerche Istituto di Scienze Marine e per finire la Soc. Coop. Blue Marina Service.
Indispensabile condizione per accedere al bando e intercettare il fondo era la disponibilità di un armatore a riconsegnare la sua licenza di pesca e ad aderire al progetto di riconversione del suo peschereccio. Questo armatore è stato trovato risponde al nome di Giacomo Brandimarte che dopo trent’anni dedicati alla pesca consentirà alla sua “Eco Primo” di diventare un laboratorio a tutti gli effetti come spiega il dott. Marini del CNR-ISMAR.
“L’imbarcazione verrà dotata di strumentazioni all’avanguardia al fine di campionare e raccogliere dati sul mare e il suo fondale, sarà consentita anche una bonifica dello stesso col rastrellamento, attraverso particolari reti, della plastica meno visibile e più insidiosa per la salute del mare, del pesce e dunque dell’uomo.
Agli uomini che formeranno oggetto dell’equipaggio sarà garantita una formazione che si spalmerà su due moduli per un totale di 80 ore nella cui prima parte il master garantirà una formazione in gestione della fascia costiera, modulo gestito dall’Università di Camerino e un secondo master gestito invece dall’Università di Teramo e specifico per la gestione delle Aree Marine Protette.
A fare da trade unione tra l’aspetto tecnico- amministrativo e il mondo del mare la Soc. Coop. Blue Marina Service.
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28/03/2014
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