Scenari di apocalisse
| La Siria, l`Egitto, l`Iran, la Somalia, l`Iraq. Mentre I conflitti versano altro sangue la Terra si ribella.
di Martina Oddi
il terremoto nelle Filippine
Tra i rifugiati in centri di accoglienza che somigliano a lager e accorati intenti a mettere mano a politiche europee per un'integrazione sociale e sanitaria dei popoli della terra, i conflitti bruciano l`orizzonte. E rischiano di compromettere anni di buone intenzioni tra firme di protocolli importanti -Kyoto- e progetti per un mondo migliore, verde e prosperoso, come quello che Obama si vanta di aver redatto.
Allora perche` secondo alcuni disarmarsi e destinare i soldi per gli armamennti a progetti ecosostenibili per il pianeta e ai servizi alle persone significherebbe rischiare di perdere la guerra atomica? Per proteggere i minori - i veri testimoni innocenti dell`orrore delle guerre - e garantirne il futuro forse non sarebbe meglio puntare sull`ecologia di sistema a livello globale e liberarsi del nucleare e delle fonti di produzione di energia inquinante? Oggi che possiamo contare anche sul Plutone, la particella della luce?
E fermare I lavoratori usa non pagandoli per non alzare la soglia del debito, ostacolando la riforma sanitaria in grado di realizzare una vera integrazione sociale e sanitaria, non e` un gesto suicida?
Bloccare I 700.000 o poco meno lavoratori del verde costretti allo sciopero perchè non pagati - oggi che quel folle di Assad , dopo aver usato armi chimiche, sui media fa il bravo ragazzo che non accetta l'opposizione armata, quasi stupito, e consente la distruzione del suo arrsenale chimico, con il relativo inquinamento - non significa lasciar cadere il veto anche sulla qualità dell'aria, dell'acqua, della terra?
Ora che l'ostruzionismo dell'ultimo zar di russia, Putin, interessato alle risorse energetiche del gas e del petrolio e al dominio del ricco Middle East, ostacola i tentativi di mettere al bando il premier siriano.
Ora che lo stesso Assad invoca la Merkel, forse sperando giochi lo stesso ruolo determinanate avuto nelle crisi di Grecia e Spagna, dove favori` il ritorno delle destre in un clima di rivolta sociale e corruzione dilagante.
Ora che in Bangadlesh la rivolta infuria contro le ruberie del govereno, come in Ungheria e in Somalia. Ora che la grande e verde Inghilterra minaccia attacchi cyberneutici, dimentica delle sue floride lande piovose, ci si mettono anche I campi elettromagnetici degli aerei da guerra super inquinanti. E Fukushima continua a riversare veleni in aggiunta a quelli usati da Assad e a quelli distrutti nel suo arsenale.
Ora che l`Iran ripropina il nucleare in termini pacifici ostentando una svolta verso l`islamismo moderato tutta da verificare. Ora parlare di demilitarizzazione significa parlare di ecologia. Deinquinare. O sara`, prima che una guerra atomica tra uomini che hanno perso il senno, una apocalisse con cui la natura si ribellera` straziata dal peso del sangue, urlando il suo grido di dorlore. E i terremoti, i tifoni e le alluvioni degli ultimi giorni ne sono un segnale inequivocabile.
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16/10/2013
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