Siamo certi che il nostro territorio necessita di promozione e la presenza a fiere importanti è senza dubbio una ottima iniziativa.
Giusto parlare di priorità e il turismo per San Benedetto certamente lo è, ma prima di impegnare una cifra così corposa è necessario ingegnarsi magari scegliendo soluzioni low cost per i viaggi, ridurre il numero dei partecipanti alle trasferte (tre sarebbero stati sufficienti in periodi di revisione della spesa) e trovare, magari guardano ai privati interessati, finanziamenti per queste iniziative.

In un periodo delicato sotto il profilo economico e sociale come quello che stiamo vivendo, dove la città versa in uno stato di certo poco allettante per i turisti con un lungomare riqualificato per metà, dove le soste a pagamento sono aumentate sia nel numero sia nel costo, dove è stata introdotta la tassa di soggiorno, dove in estate le "bombe d'acqua" rendono impraticabile la città, dove manca un evento clou e dove l'unico sbandierato, il MEF, dopo il primo anno e il gigantesco flop è stato accantonato, riteniamo eccessivi i quarantamila euro spesi per una fiera, di cui trentamila per una cena di gala, almeno fino a quando altrettante e maggiori risorse non vengano investite per rendere più appetibile e vivibile la nostra città.

Altro che riduzione di stipendi e costi della politica per un fondo "carità" se poi, non appena due settimane dopo se ne spendono quarantamila per una fiera! !
C'è da attendersi che dal palazzo municipale si affretteranno a predisporre un bando di concorso per una figura di interprete della lingua russa -altro che quella ceca già assunta - perchè secondo il sindaco i turisti più numerosi erano quelli della ex Cecoslovacchia. Se una cosi prestigiosa e numerosa delegazione farà centro ci sarà una invasione.

Peccato per il "vorrei ma non posso" di due assessori della giunta che al primo accenno di siluramento si sono subito accucciati dimostrandosi più attenti alla poltrona che alla loro coerenza ed al bene della città.

Ma la novità eccezionale è che per la prima volta il Presidente del Consiglio non si astiene e parte.