Un atto per difendere e salvaguardare le tartarughe di terra e palustri. E' così, sottoscrivendo il documento che tutela e difende queste specie di cui la Natura ha voluto far dono al nostro mare, che San Benedetto assume un impegno formale e ufficializza la sua vocazione ambientalista.

Tra i firmatari dell'Intesa: le Riserve Naturali Regionali "Sentina", "Lecceta di Torino di Sangro" - da cui il nome dato all'atto - e "Lago di Serenella", l'Università del Molise, il centro scientifico ambientale "Consorzio Mario Negri sud", il centro Adriatico di Valona - Albania - la sezione Abruzzo e Molise della Società Erpetologica Italica e i Comuni di San Benedetto del Tronto, Spinetoli e Torino di Sangro.

Il ripopolamento, la diffusione e il censimento della specie sono le priorità emerse durante il Convegno AdriaPan in Europe, focalizzato sulle aree protette dell'Adriatico attualmente in corso in città, durante il quale gli Enti e le Amministrazioni hanno ritenuto di dover intervenire circa la conservazione delle tartarughe. Sensibilizzando la popolazione ad evitare l'acquisto di Trachemys, testuggini che vengono vendute durante fiere e mercatini e che, crescendo, creano gravi danni alla flora e alla fauna. E pensare a quanti piccoli drammi anche familiari possono causare quelle piccole ninja verdi che ipnotizzano i bimbi sulle bancarelle delle fiere...