La segreteria territoriale della Federazione Vigili del Fuoco (Cisl), con il suo segretario Emidio Di Lorenzo, prendono le distanze dalle interviste e dai comunicati stampa rilasciati nell'immediatezza e subito dopo gli incendi, dai contenuti di dichiarazioni e interviste di quanti per sola visibilità pubblica li hanno rilasciati.

"E' evidente e traspare la non la conoscenza dei fatti - dichiara il segretario Emidio Di Lorenzo - tanto da arrivare a dichiarare che alcuni vigili del fuoco erano rimasti ustionati e/o feriti durante lo spegnimento degli incendi: ma noi vogliamo tutelare la professionalità del personale operativo, tecnico e amministrativo del Comando, per dare alla cittadinanza un messaggio corretto e inequivocabile". Di Lorenzo evidenzia nella nota ufficiale della Cisl "la cronica carenza di organico che attanaglia da qualche anno il Corpo nazionale dei vigili del fuoco: siamo passati da una presenza media di personale per turno da 23 unità alle attuali 8-10 unità".

 Gli incendi che lo scorso 30 agosto 2007 hanno interessato la città di Teramo e tutta la zona montana, sono stati domati grazie all'impegno, l'efficienza e l'abnegazione degli uomini del Comando provinciale dei vigili del Fuoco di Teramo. Il bilancio è sicuramente positivo. Il territorio di competenza aprutino non ha subito alcuna riduzione e/o modifica, le competenze in materia di soccorso sono notevolmente aumentate con il pericolo terroristico, batteriologico, nucleare e chimico (Tnbc). "I materiali e le lavorazioni delle attività artigianali e industriali sono sempre più tecnologici e innovativi con un uso smodato di sostanze chimiche. Ciò nonostante - spiega Di Lorenzo - i vigili del fuoco della provincia di Teramo, di questa Regione e Nazione continuano a dare risposte alla collettività di alto profilo senza che la comunità percepisse le problematiche di organico e finanziarie che questa amministrazione sta con compostezza e senso del dovere affrontando senza mai recriminare nulla".

Lo scorso 30 agosto 2007 erano in servizio preso la sede centrale circa 10 unità operative e, per la consolidata convenzione con la Regione Abruzzo (Campagna Incendi Boschivi) erano altresì presenti una squadra di sei unità con il solo compito di effettuare interventi di incendi boschivi. "Tutto ciò - conferma Di Lorenzo - nonostante la diramazione di segnalazioni di preallarme che nella giornata del 29-30 agosto si sarebbero raggiunte delle temperature elevate comunque superiori ai 40 gradi Celsius". La combinazione del caldo torrido con il forte vento del giorno 30, ha provocato a partire dalle ore 14:30 una serie infinita di richieste di soccorso su tutto il territorio della città di Teramo e delle zone montane "tanto straordinario - rivela Di Lorenzo - da necessitare, dalle ore 14:30 fino a notte inoltrata, che almeno quattro persone rispondessero alle centinaia di migliaia di telefonate pervenute alla Sala operativa del Comando".

Sono stati effettuati, fronteggiati e spenti oltre 27 interventi di incendio che hanno coinvolto una superficie terrestre, boschiva e non, di 68 ettari circa. Gli incendi hanno interessato anche attività lavorative, alcune delle quali poste a ridosso del centro abitato della città di Teramo. "Per tale motivo è stato necessario, nell'arco della giornata, anticipare il rientro in servizio a livello provinciale del personale montante alle ore 20, il trattenimento in servizio dopo le ore 20 del personale smontante fino alle ore 8 del 31 agosto per l'intera provincia di Teramo. E' stato necessario e fondamentale richiedere l'intervento di vigili del fuoco da altre Province: la squadra boschiva di L'Aquila, personale del distaccamento di Avezzano, colleghi vigili del servizio operativo del Comando di L'Aquila i quali sono rimasti sul territorio provinciale per circa due giorni.

Tale attività ha fatto sì che sul territorio provinciale ove normalmente operano 20 unità di vigili del fuoco, operassero per l'occorrenza contemporaneamente circa 60-70 Vigili con oltre 10-12 autopompe-serbatoio e 6-8 autobotti-pompe nonché un elicottero "Augusta Bel 412" a disposizione, che per via del forte vento ha potuto effettuare pochi lanci sui vari incendi, ma indispensabile per l'attività di monitoraggio dell'evoluzione degli altri focolai presenti in provincia". I vigili del fuoco hanno operato per l'intera notte a Castelli, Torricella Sicura e Campli, hanno effettuato verifiche sui focali spenti come in contrada Carapollo (Teramo), nella frazione di Montorio al Vomano di Villa Vallucci, etc..

"Tutti interventi effettuati - sottolinea Di Lorenzo - con le stesse modalità e intensità anche per il giorno 31 agosto dando risposte concrete ad oltre 20 interventi". L'attenzione dei media e della città di Teramo verso i Vigili del fuoco è stata scatenata per la folta coltre di fumo che ha invaso per diverse ore vari quartieri della città. "Ma questa è la normale attività che un vigile del fuoco fa per ben 365 giorni l'anno - conclude Di Lorenzo - senza chiedere mai visibilità e in estremo silenzio".