Non ne vuole sapere di placarsi l'ondata di rapine che, dopo qualche mese di tregua, è tornata a colpire gli istituti di credito di Porto San Giorgio. Dopo il colpo, dal misero bottino, messo a segno la settimana scorsa presso la Banca Popolare dell'Adriatico, questa volta è stato il turno della Banca Nazionale del Lavoro sita nel tratto centrale di Via F.lli Rosselli.

Autori del mancato, vedremo perché, colpo due uomini che intorno le 12,45 si sono introdotti nella banca utilizzando una pistola giocattolo. Un'azione repentina, come accaduto in tutte le recenti rapine, nella quale avevano arraffato 9.000 euro circa ma dall'epilogo diverso.

Epilogo che ha un nome: Francesco L., 28 anni brindisino ma residente a Fermo. Il ragazzo stava fumando una sigaretta nel piazzale antistante la banca quando dall'interno uno dei due rapitori gli intima di spostarsi altrimenti gli avrebbe sparato. Francesco, accorgendosi che quella altro non era se non una pistola giocattolo, dà inizio ad una colluttazione nella quale il bandito perde il bottino. Pochi attimi durante i quali anche il secondo uomo uscirà dalla banca e i due fuggono a bordo di una Fiat Uno bianca ritrovata poco dopo a circa 1 km dalla banca.

L'arrivo immediato dei carabinieri non ha impedito la fuga dei due sui quali però le forze dell'ordine hanno delle tracce. Un pezzetto della camicia di Francesco è stata prelevata dai carabinieri perché contenente una macchia di sangue e sono state rilevate anche una serie di impronte digitali lasciate dai malviventi nel corso della colluttazione avuta con l'impavido ragazzo.

Sono otto, dall'inizio dell'anno, i colpi messi a segno presso le banche di Porto San Giorgio. Un inquietante bilancio che preoccupa l'intera popolazione