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Tutti i sensi dell’ arte

| Debutto in grande stile per MAISON D’ART, il progetto che ha codificato un sistema del tutto innovativo di approccio verso l’arte: al MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma in occasione di uno speciale vernissage-evento.

Arte e Moda unite per dar vita a un nuovo codice d’espressione, protagoniste di una performance polisensoriale che il 19 aprile al MACRO, farà da cornice al debutto del progetto MAISON D’ART e alle sue prime 22 opere d’arte in movimento firmate da Paolo Consorti, tradotte su fondo di seta pura ed assemblate interamente a mano con una stola di cashmere e seta.
 
L’individuo come luogo di espressione artistica
 
Assolutamente innovativo l’approccio all’arte contemporanea proposto da MDA che, traendo origine dalla sinergia di due mondi apparentemente dicotomici – ma capaci di esprimere tematiche legate all’individuo e all’evoluzione del pensiero – ha codificato un sistema originale e del tutto innovativo in grado di fondere “a tempo determinato” Arte e Moda, per poi ricondurle entrambe ai propri ambiti istituzionali ed alla loro autonomia. Con una modalità di realizzazione attenta alle dinamiche di entrambi i mondi, Maison d’Art si esprime dando vita a vere e proprie opere d’arte vestibili, o meglio vivibili per un lasso di tempo determinato, al termine del quale Arte e Moda si separano ritornando alla loro primigenia destinazione.


In pratica la Mission del progetto Maison D’Art è quella di cogliere, dal mondo dell’Arte, l’essenza dell’opera dell’artista, tradurla sul supporto più idoneo e valorizzante proveniente dal mondo della Moda, per poi fondere il tutto in capo alla persona, che, nell’atto d’indossare l’opera diviene al tempo stesso “luogo dell’espressione artistica” ed “opera d’arte in movimento”. Si tratta del divenire di una vera e propria “performance artistico-creativa” che trova nella RICONVERSIONE il suo momento di sublimazione.
 
Arte da indossare per una performance immortale
 
Ed è così che l’Opera, generata dall’artista, si lascia vivere da chi la indossa, per poi tornare, arricchita di rinnovata energia comunicativa e del carattere di unicità trasferitole dall’individuo, alla sua naturale accezione di pura “Opera d’Arte”. Nuovamente separata dal suo supporto e restituita al suo legittimo ruolo, nel momento della riconversione completa il suo divenire e si riconferma nella sua identità originaria, accresciuta nel valore e nei caratteri espressivi. In questo modo l’Opera ritrova l’immortalità e il valore perpetuo propri dell’Arte.

La partecipazione a questa performance di grande valore artistico e creativo è per il momento riservata a pochissimi, fortunati estimatori: infatti la prima produzione Maison d’Art è di esclusive 22 opere firmate Paolo Consorti, di cui solo 20 destinate al mercato mondiale.
Tutte le opere sono accompagnate da un documento d’identità atto a garantirne la provenienza che come tutti gli altri elementi del progetto MAISON D’ART ha carattere di grande originalità. A sottolineare la caratteristica di Arte vivibile, partecipata, si è pensato di custodirne il percorso e la storia grazie ad un vero e proprio PASSAPORTO, documento che supera in significato i normali certificati di garanzia abitualmente utilizzati nel mondo dell’Arte.

Ulteriori garanzie di qualità del progetto sono la produzione a cura della Ratti S.p.a, ditta leader nel settore abbigliamento di alto livello che ha curato l’assemblaggio dell’opera interamente realizzato a mano, e la custodia del clichet regolarmente biffato.
 
Arte+Moda=Comunicazione: al Macro per essere tutti opere in movimento
 
La comunicazione come unico linguaggio capace di accomunare l’Arte e la Moda, di farle incontrare per un istante come per l’eternità. L’evento del 19 aprile è pensato per accogliere lo spettatore nel mondo Maison d’Art: nella hall del Macro - che ha scelto di tenere a battesimo questo primo progetto di comunicazione artistico-creativa – un evento capace di portare l’arte tra la gente attraverso una modalità espressiva capace di toccare tutti i sensi.

Un percorso ideale capace di passare attraverso il potere comunicativo dell’artista, un momento di teatro-danza interpretato dall’Etoile Giuseppe Picone, accompagnato dalla splendida voce del mezzosoprano Anastasia Boldyreva, passando attraverso una performance di cucina creativa ad opera dello chef Ivan Fantini.

05/04/2007





        
  



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