“I tre soli arresti ad Atri nel 2006 non giustificano la presenza di una struttura di polizia di Stato così importante come un Commissariato di pubblica sicurezza: i Carabinieri sono più che sufficienti”. Parole di fuoco dal Questore di Teramo Aldo Vignati, dopo il “niet” del governo Prodi alla proposta di razionalizzazione delle forze di polizia su tutto il territorio provinciale. Il trasferimento a Roseto, con un bacino di utenza di oltre 50 mila persone e di 150 mila su tutti i 62 Km di costa della provincia in piena estate, avrebbe permesso di rivedere la giurisdizione del Commissariato alla luce delle mutate esigenze di ordine e sicurezza pubblica.

“I politici, le forze sociali e produttive della provincia di Teramo, facciano la loro parte. Le esigenze di sicurezza del territorio di Atri possono essere oggettivamente fronteggiate dalla locale Stazione Carabinieri e dal costituendo posto di polizia già preventivato nella mia proposta”. Sotto l’aspetto economico il trasferimento da Atri a Roseto non solo è a costo zero, ma consente di realizzare un risparmio di spesa per l’Amministrazione che non pagherà il canone di locazione dell’immobile di Atri pari ad euro 20.902,24 per i sei anni di comodato gratuito dell’immobile offerto dal Comune di Roseto. Dei 38 dipendenti che prestano servizio ad Atri con impegno e sacrificio, soltanto sei risiedono in quel comune ed altri tre nelle frazioni limitrofe.

Più del 50% dei reati della provincia interessano la costa adriatica aprutina. Vignati, tuttavia, dopo il “niet” al trasferimento del Commissariato, non è in grado di assicurare ai sindaci dei comuni costieri l’impiego di ulteriori forze di polizia quest’estate. “Se la politica ha detto No alla proposta di trasferimento, e non ho chiesto la Luna, non capisco poi la richiesta di più uomini e mezzi per aumentare la nostra presenza in un bacino di utenza così importante per la sicurezza pubblica”. Secondo Vignati la logica impone l’attenta valutazione della proposta che rispetta le esigenze delle altre Forze dell’ordine senza sovrapporsi al Comando compagnia carabineri di Giulianova, lasciando ad Atri alcuni uomini e garantendo le funzioni di pubblica sicurezza per la prevenzione e la repressione del crimine partendo da Roseto.

“Sinegia con le altre Forze significa presenza stabile della Polizia di Stato sulla costa adriatica: la benzina costa e non possiamo continuare a far partire volanti da Atri per coprire altre realtà. Non sembra che il proposto trasferimento possa alterare gli equilibri e i principi della dislocazione dei presidi delle Forze dell’ordine atteso che Roseto degli Abruzzi non è sede di una Compagnia Carabinieri ma soltanto di una Stazione così come attualmente ad Atri”. A ciò si aggiunga l’impegno valutabile nell’ordine di 60-70 mila euro del comune di Roseto “di sistemare l’immobile offerto secondo le nostre necessità e l’impegno di costruire, in un prossimo futuro, uno stabile da adibire a Commissariato secondo i parametri che sarà nostra cura dare”.