I consiglieri comunali Buondonno, Fortuna e Vallasciani ed il segretario cittadino Luigi Montanini hanno cercato, da un lato, di fare chiarezza sulla nota vicenda dello stoccaggio della sabbia sull’area ex campo di volo, dall’altro hanno proposto alcune soluzioni per il risanamento e lo sviluppo del quartiere.

Hanno preannunciato una mozione dell’opposizione che impegni l’amministrazione comunale ad investire, già fin dal prossimo bilancio di previsione, stanziamenti reali in favore di progetti per Marina Palmense che vadano a compensare il danno prodotto dalla concessione rilasciata ad una società per depositare oltre 500 mila metri cubi di sabbia marina.

Una maozione che chiede che il deposito venga sgomberato prima possibile, ben prima dei due anni concessi dal Comune. Inoltre, si invita l’amministrazione fermana a riprendere l’iniziativa con il Comune di Porto San Giorgio: presente all’assemblea il sindaco Brignocchi che ha confermato la propria disponibilità a risolvere la questione del collegamento sul fiume Ete, per realizzare un ponte ciclabile ed uno carrabile. Il progetto c’è, si tratta di metterci i soldi. I DS su questo chiedono un serio impegno all’amministrazione Comunale.

Poi bisogna elaborare e finanziare fin da subito un progetto di riqualificazione dell’intera area che abbia peculiarità di alto valore ambientale finalizzato al rilancio turistico e sportivo, e per la fruizione del lungomare. L’area di Marina Palmense rappresenta un patrimonio importate e prezioso non solo per il Comune di Fermo ma per tutto il comprensorio avendo caratteri di unicità rispetto a tutto il litorale marchigiano.

Per questo gli esponenti Ds hanno esposto sconcerto per la scelta di ridurla a deposito di sabbia.
Spiegato anche dal consigliere provinciale Cesetti e dall’assessore Marcaccio, il ruolo della Provincia in questa vicenda. Evidenziate ancora una volta le perplessità rispetto al ruolo svolto in questa vicenda dall’amministrazione Di Ruscio soprattutto in merito alla questione che fino a quando non sono iniziate le operazioni di deposito, i cittadini e gli organi del comune (consiglio, circoscrizione, giunta, maggioranza e minoranza), eccetto il sindaco, sono rimasti completamente all’oscuro della vicenda.