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Pillastrini, una serata da… oscar

Montegranaro | Stasera a Quattrocastella (Re) la consegna dell’Oscar del basket “Pietro Reverberi” al coach della Premiata Montegranaro Pillastrini

E’ un premio prestigioso, l’Oscar del Basket, che Stefano Pillastrini si accinge a ritirare stasera presso il Castello di Bianello a Quattrocastella (RE). Intitolato alla memoria di Pietro Reverberi, arbitro di basket della cittadina emiliana, raccoglie il patrocinio di tutte le maggiori istituzioni cestistiche italiane e di quella mondiale: dalla Fiba alla Fip, dal Coni alla Lega, dall’associazione Stampa Sportiva a Superbasket ed è giunto alla sua 21ª edizione annoverando nel suo albo d’oro alcuni dei più grandi protagonisti Italiani del magico mondo della Pallacanestro. Tanto per fare qualche nome, fra i più grandi possiamo citare i coach Dan Peterson e Carlo Recalcati, Dino Meneghin e Carlton Myers fra i giocatori, gli arbitri Vitolo e Duranti, l’ex Presidente Fiba Stankovic o l’attuale manager dei Toronto Raptors Maurizio Gherardini per chiudere la carrellata col proprietario della squadra fresca vincitrice della Coppa Italia Gilberto Benetton.

E’ un premio che si consegna tutti gli anni il primo lunedì di Febbraio (eccezion fatta per questa stagione vista la semi-concomitanza con le Final Eight) e che ha come requisito la non ripetibilità della nomination e il possesso della nazionalità italiana (almeno per alcune categorie). La commissione che quest’anno ha scelto i nomi dei candidati poi sottoposti alla stampa specializzata e da questa votati, è stata composta dal Sindaco di Quattrocastella Cesare Beggi con i 2 assessori Lorenzo De’ Medici e Dumas Iori, dal Direttore di Superbasket Franco Montorro e dall’ex arbitro internazionale Gian Matteo Sidoli.

La motivazione con la quale Stefano Pillastrini si è aggiudicato il premio è senza dubbio lusinghiera per il coach bolognese, “perché la Premiata ha giocato la più bella pallacanestro di tutti i campionati professionistici”. E così il coach Montegranarese l’ha commentata: “ringrazio chi ha voluto assegnarmi questo riconoscimento perché vuol dire che è stato molto attento anche a ciò che sta al di fuori della Serie A”.

L’Oscar del Basket infatti, Pilla lo ha conquistato non per quello che la sua squadra ha realizzato nel girone d’andata di serie A ma per quanto espresso nella stagione passata in Legadue, culminata con la vittoria contro Rieti nei Play-off. “E’ un motivo in più per esserne orgogliosi e lo voglio condividere con tutto lo staff tecnico e la società. Il merito non è soltanto mio”.

Un lavoro pregevole, realizzato facendo affidamento su giovani giocatori italiani…
“Ci sono tantissimi giovani italiani che possono esprimersi ad alto livello e siamo felici che quelli che noi abbiamo scelto l’abbiano fatto. Giocatori che se trovano l’ambiente giusto si esprimono bene ci sono”.

Qual è il segreto che ti permette di far emergere il talento dai ragazzi che alleni? Forse anche un approccio psicologicamente adattato alla personalità di chi hai di fronte?
“Credo che ogni giocatore in crescita abbia bisogno di essere curato e stimolato ed è necessario che gli atteggiamenti nei suoi confronti non siano sempre gli stessi ma a volte duri, altre stimolanti, altre ancora portati alla riflessione. A Montegranaro c’è molta attenzione a questo aspetto e non solo da parte mia ma anche di tutti gli altri componenti dello staff e questo porta certamente alla crescita”.

E per il basket Italiano malato di esterofilia quale potrebbe essere la cura?
“Mah, bisognerebbe favorire la remunerazione di chi lavora coi giovani ma finchè le regole dicono che si debbono utilizzare solo il 50% dei connazionali in ogni squadra, questo non avverrà, con tutto ciò che ne consegue e che abbiamo visto. Se questo disegno dovesse rimanere tale, almeno sarebbe utile che il 50% di italiani fosse relativo ad un roster di 10 e non di 12 giocatori”.

Per concludere, il Premio Reverberi quest’anno sarà consegnato fra gli altri anche a Marco Belinelli come miglior giocatore, Simona Ballardini come migliore giocatrice, Aldo Ossola (ex play della grande Ignis degli anni ’70) alla carriera, Mario Maione (pres. Della Eldo Napoli) come personaggio, Mauro Pozzana come miglior arbitro, Andrea Bargnani come prima scelta NBA e Walter Veltroni per l’impegno per i basket. Il sindaco di Roma e Vice-Presidente onorario di Legabasket, domattina partirà poi per gli States dove assisterà all’All Star Game e consegnerà a Bargnani il suo Oscar “Pietro Reverberi”.

12/02/2007





        
  



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