Più attenzione, una volta per tutte, alla sanità del Fermano, ed un impegno concreto alla risoluzione dei problemi. E' quanto chiede Bruno Nepi, coordinatore del Tribunale per i diritti del malato, alla vigilia della nomina del nuovo direrttore sanitario della zona 11.

"Ci avviciniamo lentamente alla travagliata scelta del nuovo Direttore Generale e per noi del Tribunale per i diritti del malato, in quanto “voce” dell’intera utenza del territorio fermano, è un momento decisivo e denso di aspettative. Ci auguriamo infatti, o meglio, ci aspettiamo e pretendiamo che chi verrà scelto per questo incarico molto importante sia una persona capace e dia prova di esserlo fin da subito, sotto tutti i punti di vista".

Tanta l'attesa quindi, da amministratori, addetti ai lavori, e naturalmente dalla gente comune, per un dirigente che, si spera, saprà dare slancio al sistema sanitario della zona 11, e dare piena attuazione a quel piano sanitario che fino ad ora è stato portato avanti più che nei tagli che nelle riconversioni, anche se certo non per colpa, o almeno non solo, dei dirigenti uscenti.

"Che abbia dunque quelle capacità manageriali necessarie per far fronte alle numerose defaillance della struttura sanitaria zona territoriale n° 11 - afferma Nepi - che abbia fin dalla sua investitura un quadro sinottico della situazione sanitaria cosicché possa provvedere in tempi brevi a trovare delle soluzioni tangibili, non astratte o dilazionate nel tempo, poiché il cittadino ha bisogno e soprattutto diritto ad un’assistenza ed un’accoglienza certa e garantita; che dimostri di saper fare delle scelte accurate, già con la nomina del suo entourage, autonome, indipendenti dagli indirizzi dei politicanti, perché la competenza, il saper fare il proprio lavoro è svincolato dall’appartenenza ad una classe, anche se comunque deve essere sostenuto da tutti i sindaci e il suo lavoro sottoposto a costanti verifiche; che abbia dunque a cuore la salute di circa 160.000 cittadini.