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Gli eventi criminali commessi nelle Marche

| SENIGALLIA - Il compendio statistico illustrato da Riccardo Pagani

Le Marche si confermano al 13°/14° posto per indice di criminalità tra le regioni italiane. A fronte di un aumento del 6,5 % in Italia nello stesso periodo, le Marche registrano un minimo aumento dello 0,9%, relativo soprattutto ai “nuovi” reati legati all’informatizzazione.

È quanto è emerso in apertura della giornata conclusiva di lavori della terza Conferenza regionale sulla Sicurezza, con la presentazione del Terzo compendio sulla criminalità nella regione, illustrato da Riccardo Pagani, membro del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla sicurezza.

“Un’analisi che dal 2004 dà corso a una nuova tipologia di Compendio degli eventi criminosi, più precisa e affidabile, dal momento che sintetizza i dati statistici rilevati mediante modalità informatiche e non più cartacee.”

Il nuovo sistema di rilevazione Sdi del Ministero dell’Interno è dunque incompatibile con il vecchio modello cartaceo. La statistica, inoltre - come ha rilevato Pagani - si riferisce a reati commessi nel territorio marchigiano e non più a quelli denunciati, permettendo analisi mirate anche sulla distribuzione geografica dei delitti, con una localizzazione precisa, fino alla via in cui è stato commesso il reato. Il rilevamento prende in considerazione nuove fattispecie di reato come quelli informatici (truffe, pirateria…) o a sfondo sessuale. In valori assoluti, nel 2004 sono stati commessi 49.634 delitti, nel 2005 ne sono stati commessi 50.091.

Le frodi e le truffe informatiche, elemento emergente del biennio 2004-2005, sono aumentate dell’1,2% nelle Marche, 2.045 i casi nel 2004; 2.101 quelli nel 2005. Le violenze sessuali, invece, sono in calo: 90 i casi complessivi nel 2004, 70 quelli nel 2005, con una riduzione del 21.4%. In aumento i reati inerenti lo sfruttamento della prostituzione e la pornografia minorile.

Nel compendio statistico emergono inoltre gli aumenti di danneggiamenti (+13,1%), scippi (+10,1% ), usura (71,7%)., rapine (+5,2%). Pagani ha poi segnalato che il sistema Sdi permette di distinguere le varie tipologie dello stesso reato, non rilevate.

La Regione Marche ha concordato il rinnovo del Protocollo con il Ministero dell’ Interno: l’obiettivo è di arrivare a creare “una cartografia digitalizzata degli eventi criminali sul territorio per favore un maggiore coordinamento tra forze di polizia locali e nazionali”.

E nuove prospettive di collaborazione con il Ministero verranno dal Sistema Informativo Comune (Sic) installato presso le Prefetture, a cui partecipa la Regione con le proprie banche dati su infortuni sul lavoro, incidenti stradali, tutela dell’ambiente, veterinaria, degrado urbano.

27/01/2007





        
  



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