In merito alle ultime esternazioni sulla stampa della opposizione sul “caso Fish”, preciso che non ho cercato di emendare nessuna legge dello Stato. Le leggi statali sono molto chiare a riguardo. La Regione Marche deve emanare, a seguito del trasferimento da parte dello stato di questo potere, apposita legge e appositi regolamenti applicativi per adeguare la normativa regionale a quella statale.

Ricordo che l’ultima legge statale a riguardo, che ha avuto tra i firmatari l’onorevole Gianluigi Scaltritti, la numero 96 del febbraio 2006, opera una equiparazione tra agriturismo e attività della piccola pesca (pescaturismo, ittiturismo e lavorazione del pescato). La mia comunicazione non è stata ufficializzata attraverso il protocollo - Se avessi voluto fare le cose di nascosto non avrei inviato un fax dall’ufficio del Segretario comunale con la carta intestata del Comune - poiché rappresentava un contributo di conoscenza per consentire, a chi sta adeguando la normativa regionale, di evitare successive, lunghe e noiose interpretazioni, redigendo una legge chiara che, come tutte le leggi del mondo, tenga conto delle situazioni in essere regolamentandole definitivamente.

L’operato mio personale, della mia maggioranza e della struttura comunale è chiaramente limpido e al di sopra di ogni sospetto. Ne è esempio lampante l’archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Fermo di una infinita serie di esposti presentanti da una sterile e rancorosa opposizione che, non avendo né idee, né progettualità, né capacità propositive continua imperterrita a fare la politica da “bar dello sport”, cercando di infangare, senza riuscirci peraltro, chi ha dimostrato con i fatti come si possa fare buona amministrazione con la costante e continua collaborazione dei cittadini di Grottammare, i quali hanno saputo e sapranno valutare i fatti e non le chiacchiere.