"Non torno indietro". E' irremovibile il comm. Luigi Vitali, coordinatore fino a pochi giorni fa dei Sindaci del Fermano, e da qualche tempo dimissionario. In tanti, politici ed industriali, hanno reagito alle sue dimissioni invitandolo a tornare sui suoi passi. Ma Vitali ha ribadito l'intenzione di ritirarsi dalla vita politica per motivi di salute, e non intende riprendere il timone di guida per la costituzione della nuova Provincia di Fermo.

Ma pur avendo abbandonato il campo politico, Vitali torna su situazioni che non gli vanno a genio, con la consueta schiettezza. Prima tra tutte la vicenda sul Coni, che racconta, "è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e mi ha dato l'ultima spinta a dimettermi". Vitali non ha accettato che alla dirigenza del Coni della nuova provincia di Fermo sia stato indicato Stefano Castori, nome indicato da Fabio Sturani, sindaco di Ancona e guida del Coni regionale. Un nome a cui Sturani ha dato l'incarico su suggerimento del presidente provinciale del comitato olimpico di Ascoli, Aldo Sabbatucci. "Non ce l'ho assolutamente con Castori, ma con Sabbatucci sì. Ha lottato con ogni forza contro la provincia di Fermo e non si può accettare che ora sia lui a decidere chi debba guidare degli organi del Fermano".

Guerra aperta, quindi, contro la scelta del nuovo commissario provinciale Coni, scelto senza consultare le società sportive del Fermano nè i suoi esponenti politici. Una scelta che a Vitali, prima e dopo le dimissioni, continua a non andare giù.