L'europarlamentare Antonio Di Pietro interviene in merito alle vicende riguardanti il settore saccarifero.

"La proposta di riforma dell'Ocm zucchero che prevede la riduzione di crica il 39% della produzione europea di zucchero avrà sicuramente conseguenze negative in particolare sugli Stati membri meno competitivi dell'Unione come l'Italia, la Spagna , il Portogallo, la Grecia. In Italia il comparto bieticolo-saccarifero è composto da ben 46mila aziende agricole con 52.000 addetti e 19 stabilimenti, con un'occupazione complessiva, inclusi i lavori stagionali, di circa 7mila unità ed un indotto che è stato valutato intorno alle 18mila persone.  

Se la riforma della Commissione non sarà modificata come auspicato dalla maggioranza dei parlamentari europei e dalle associazioni di categoria dei produttori e dei trasformatori di barbabietole, sembrerebbe che tra gli stabilimenti destinati a scomparire o comunque ad essere fortemente ridimensionati ci sarebbe anche quello della Sadam Eridania di Campiglione di Fermo, dove lavorano ben 400 addetti e circa 3000 persone nell'indotto.

Una simile decisione avrebbe, dunque, inevitabili, drammatiche ripercussioni non solo sul versante occupazionale di Fermo, ma sull'intera situazione socio-economica delle Marche, regione già seriamente provata da una grave crisi economica. In questi ultimi tempi i lavoratori della Sadam di Fermo hanno manifestato in più occasioni la loro legittima preoccupazione per il futuro".

   Ed una delle occasioni più recenti per far sentire la loro voce è stata quella del passaggio della fiamma olimpica. Non si è trattato di una protesta eclatante, volta ad impedire il passaggio dei tedofori come invece è avvenuto in altre zone della regione, ma comunque i lavoratori hanno voluto esserci esponendo striscioni di protesta affinché non si dimentichi mai la precarietà della loro situazione lavorativa.