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Incontro dell'amministrazione regionale con il presidente brasiliano Lula per parlare di sviluppo

| PERUGIA - Sviluppo integrato per il Brasile: collaborazione Marche, Toscana, Emilia, Umbria e incontro con il presaidente Lula.

Un progetto di collaborazione che punta al benessere economico, ma è anche attento alla crescita sociale e allo sviluppo di un modello produttivo in grado di rispondere al territorio, rispettandone le diversità e le identità.

E’ quanto si sta realizzando in Brasile con la collaborazione di Marche, Umbria, Emilia Romagna e Toscana.

Questa mattina, presso la sede della giunta regionale umbra, si è tenuto un incontro tra il presidente Inacio Lula da Silva, Gian Mario Spacca e i presidenti delle Regioni Umbria (Maria Rita Lorenzetti), Toscana (Claudio Martini) e Vasco Errani dell’Emilia-Romagna.

Il macro-progetto punta a introdurre in Brasile, nell’arco di un triennio (è iniziato nell’ottobre 2004), le esperienze italiane nelle politiche di sviluppo locale.

Il budget complessivo è di oltre un milione di euro e si articola in tre direttrici principali: formazione professionale, in particolare per i funzionari statali; politiche sociali e politiche per le piccole e medie imprese.

Le quattro regioni stanno lavorando in sinergia, seguendo temi, aspetti e territori diversi.

Le Marche sono responsabili di un progetto di politiche sociali e ne hanno sottoposto un altro che prevede un modello per il  trasferimento tecnologico alle imprese con la struttura dei centri servizi. Per quest’ultimo è stato chiesto il finanziamento del FOMIN (Banca interamericana di sviluppo, che si occupa di finanziamenti per il sud America).

In particolare ci si concentra sui settori del mobile, nello stato di Amazonas, e, meccanica, in quello di San Paolo: il progetto punta ad assistere le imprese nella progettazione, certificazione, penetrazione dei mercati esteri, promozione di progetti di ricerca.

Gian Mario Spacca ha sottolineato che l’esperienza marchigiana, con le politiche di distretto e l’attività dei centri servizi, può aiutare la crescita di una rete di piccole e medie imprese, favorendo la riconversione del sistema economico brasiliano, basato su grandi strutture a gestione statale. Inoltre il nostro modello, che si fonda sull’equilibrio tra sviluppo e welfare, è un riferimento per una realtà come il Brasile caratterizzata da grandi squilibri, sociali e territoriali.

”Un buon esempio – ha sottolineato – di attuazione del Titolo V della Costituzione.” Infatti, il Progetto in questione è il primo che sancisce una collaborazione tra Regioni e un Governo straniero.

Il progetto - sottoscritto nel luglio 2004 a Roma presso l’Ambasciata brasiliana e, successivamente ratificato a Brasilia nel novembre scorso – prevede un percorso di collaborazione per l’implementazione di politiche di sviluppo locale integrato tra le quattro Regioni italiane e cinque territori in Brasile: area di Manaus, Serra de Capivara, Juiz de Fora, Assi Pelotas-Bagè e Rio Claro-Piracicabada.

Il presidente Lula, da parte sua, ha assicurato che ritornerà in Italia per parlare del progetto di cooperazione e ha aggiunto che, dopo la partecipazione ai funerali di Giovanni Paolo II,  torna in Brasile con una speranza maggiore, perché la presenza di tanti Paesi e tanti Capi di Stato in San Pietro costituisce un atto politico molto importante.”

Principale interscambio commerciale Brasile-Marche

Le importazioni delle Marche dal Brasile riguardano per il 48.5% prodotti dell’agricoltura. Le esportazioni marchigiane verso il paese latino-americano riguardano invece per il 53.3% macchine e attrezzature meccaniche.

09/04/2005





        
  



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