Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

La provincia predispone un nuovo piano per la sicurezza in montagna

| MACERATA - Il numero degli incidenti in montagna è in aumento e il 70% si registra fra gli escursionisti.

Questi dati, riferiti alla realtà locale, hanno spinto la Provincia di Macerata a rafforzare, nell’ambito dell’attività di protezione civile, il Piano per la sicurezza in montagna. “Approvato dalla Giunta provinciale – spiega l’assessore Silvia Bernardini – il Piano 2005 rivolge l’attenzione soprattutto alla prevenzione degli incidenti che possono accadere durante le escursioni. L’obiettivo fondamentale è sensibilizzare gli utenti verso un approccio responsabile con l’ambiente montano, nella consapevolezza che il rischio ‘zero’ non esiste”.
Il Piano, articolato in interventi di prevenzione e di soccorso, viene attuato in collaborazione con il Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico (il “Cnsas”), attraverso un’apposita convenzione che fissa obiettivi e azioni da svolgere.

Attività di prevenzione.
La Provincia, tramite il personale tecnico-specializzato del Corpo e d’intesa con i dirigenti scolastici, provvederà all’organizzazione di una serie di incontri formativi nelle scuole medie inferiori e superiori della provincia e di alcune conferenze pubbliche, rivolte a tutta la cittadinanza, sui temi della sicurezza in montagna. “Si tratta di una vera attività didattica – spiega l’assessore Silvia Bernardini – da sviluppare con la proiezione di filmati e diapositive e con la distribuzione di materiale informativo, per spiegare il corretto modo di avvicinarsi all’ambiente montano, partendo dalla necessaria preparazione all’escursione”. Al termine dei corsi, gli uomini del Soccorso alpino organizzeranno delle escursioni, attraverso itinerari sicuri, cui saranno invitati a partecipare studenti e cittadini interessati per mettere in pratica le conoscenze acquisite a livello teorico. Fra le iniziative previste dal Piano rientra anche la stampa di un opuscolo “tascabile”, con servizi e informazioni utili alla pratica dell’escursionismo nella nostra provincia. La guida, redatta dal “Cnsas”, sarà distribuita presso le località montane, nelle scuole, negli uffici turistici eccetera.

Attività di soccorso.
Viene garantito il Presidio tecnico costituito da un’équipe di tre persone specializzate del “Cnsas” in grado di intervenire con rapidità ed efficacia nei casi di emergenza. Il nucleo operativo resta dislocato a Frontignano di Ussita, località ritenuta “strategica” per la sua posizione centrale rispetto all’area da cui giungono le maggiori richiesti di aiuto (Visso, Ussita, Bolognola, Castelsantangelo e Fiastra). La sede è quella del rifugio “Il fungo”, di proprietà del Consorzio di Bonifica del Musone, Potenza, Chienti e Alto Nera, soggetto con cui la Provincia ha firmato un’apposita convenzione per l’utilizzo dei locali al piano terra. Il presidio sarà operativo per 49 giorni (dalle 8 alle 20 in primavera ed estate, dalle 9 alle 17 in autunno e inverno) nei week end e nelle date ritenute più a rischio di incidenti per la massiccia presenza di turisti o sciatori.

Il rifugio di Frontignano, oltre a garantire una immediata risposta alle chiamate di soccorso (tramite il “118”), sarà anche un centro di informazione e assistenza per gli escursionisti.

26/04/2005





        
  



3+1=

Altri articoli di...

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji