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"Alcol: sai cosa bevi? Più sai meno rischi!"

| FIRENZE - Censura dell'informazione e dell'evidenza scientifica in relazione alla prevenzione dei problemi alcol-correlati

di Valentino Patussi*

L’iniziativa del Ministro Alemanno di disporre la rimozione del libretto "Alcol: sai cosa bevi? Più sai meno rischi!" dal sito della Presidenza del Consiglio www.governo.it ed effettuata nel corso del VinItaly 2005 della scorsa settimana rappresenta un grave e palese episodio di intimidazione e censura dell’informazione e dell’evidenza scientifica che da 25 anni la Società Italiana di Alcologia - SIA propone attraverso un rigoroso esame di quanto reso disponibile attraverso la ricerca internazionale indipendente. Insieme al libretto è stata integralmente rimossa la pagina dedicata all’Alcohol Prevention Day del 2003 contenente anche testi e riferimenti a documentazioni dell’OMS e del Ministero della Salute.

Episodio ancor più grave in funzione delle contestuali dichiarazioni di ostilità di Alemanno alla prossima campagna del Ministero della Salute su Alcol e Giovani e indirizzata ai giovani al di sotto dei 16 anni di età.

Il libretto era stato reso disponibile sul sito del Governo sin dall’Aprile 2004 su iniziativa autonoma della Presidenza del Consiglio a seguito dell’Alcohol Prevention Day 2004 realizzato presso l’Istituto Superiore di Sanità alla presenza del Ministro della Salute G. Sirchia.

Non sono state rese pubbliche ad oggi dalla Presidenza del Consiglio le ragioni che ne hanno determinato la rimozione attuata in diretta nel corso dell’intervento del Ministro Alemanno al VinItaly lo scorso 7 aprile né nell’interesse di chi tale rimozione è stata effettuata.

Il libretto specifico promosso dalla SIA, dall’Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento - AICAT in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il Centro OMS per la Ricerca e la Promozione della Salute su Alcol e Problemi Alcolcorrelati, il Centro Alcologico Regionale della Toscana rappresentail frutto del lavoro pluriennale di numerosi gruppi tecnico-scientifici interdisciplinari che provvedono costantemente ad aggiornare i contenuti proposti alla luce delle continue novità emergenti in termini di prevenzione del rischio alcol-correlato nella popolazione.

Gran parte dei contenuti del libretto SIA sono esplicitati anche nelle "Linee Guida per una sana alimentazione italiana - 2003" (www.inran.it) in un reciproco scambio, in virtù di un principio di condivisione scientifica.

L’evidenza scientifica internazionale ribadisce da anni l’adozione del principio di cautela riguardo gli effetti tossici, psicotropi e cancerogeni della sostanza alcol; a tale proposito è da evidenziare che da anni per la Food and Drug Admininstration of USA l’alcol è nella lista delle sostanze cancerogene e che le stesse "Linee guida per una sana alimentazione italiana" dell’INRAN- Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (anno 2003) evidenziano alla pagina 50 quanto segue (box in evidenza nel libretto):

3. DANNI DA ALCOL
L’abuso cronico di alcol è in grado di provocare una serie di danni a vari sistemi, nonché gravi squilibri nutritivi e seri rischi di malnutrizione. Le carenze nutrizionali che ne derivano amplificano la tossicità dell’etanolo sui vari sistemi. A carico del sistema nervoso centrale e periferico l’alcol provoca varie manifestazioni cliniche, che vanno dalla neuropatia periferica al tremore, fino a stati più gravi di allucinazioni, psicosi, demenza. A carico del sistema digerente l’alcol può provocare gastriti acute e croniche, emorragie, ulcere, cirrosi epatica e danni al pancreas.
L’alcol agisce anche sul sistema cardiovascolare, contribuendo all’innalzamento della pressione arteriosa e facilitando la comparsa di vari tipi di cardiopatia.

Anche quantità moderate di alcol sono coinvolte nell’aumento del rischio di insorgenza di vari tipi di tumore in diversi organi (soprattutto mammella, cavo orale, faringe e prime vie aeree, stomaco).”

Le indicazioni dell’INRAN-Ministero delle Politiche Agricole e Forestali sono state revisionate sulla base delle indicazioni di un qualificato panel di esperti che ha acquisito le esperienze di ricerca esistenti a livello internazionali e tradotto in linee guida per la popolazione italiana alcune essenziali indicazioni che rientrano in uno stile di vita e alimentare sano.

Paradossalmente, la censura da parte del Ministro Alemanno al libretto della Società Italiana di Alcologia giunge pertanto a minare la credibilità scientifica dello stesso Istituto di consulenza del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, l’INRAN e dell’Istituto Superiore di Sanità che ha revisionato il libretto specifico.

La SIA, Società Italiana di Alcologia, ha attualmente attivi numerosi gruppi di lavoro che coinvolgono centinaia di esperti indipendenti, ricercatori, docenti universitari nazionali ed internazionali la cui lista è reperibile sul sito web http://www.dfc.unifi.it/sia e produce regolarmente le evidenze originali attraverso la rivista ALCOLOGIA, European Journal on Alcohol Studies.

La SIA richiama l’attenzione della società e di quanti si occupano di tutela della salute sui rischi derivanti dalla diffusione di informazioni che associano il consumo di bevande alcoliche ad effetti protettivi nei confronti di alcune patologie e dei problemi alcol-correlati, soprattutto rivolti a gruppi più vulnerabili di popolazione: i giovani, le donne, gli anziani.

Naturalmente ciò si applica a qualsiasi bevanda contenente alcol e indipendentemente dalla sua gradazione alcolica.

Il Piano d’Azione Europeo sull’Alcol e l’ European Charter on Alcohol del WHO (Parigi, 1995) sottolineano come non si possano individuare "dosi" sicure e che a livello di popolazione si debba adottare il principio di cautela sancito dallo slogan "Alcohol? Less is better!", Alcol ? Meno è meglio.

Un principio che il Ministero della Salute, come tutti i Ministeri dei 52 Stati Membri della Regione Europea dell’OMS, ha adottato dal 1995 e che trova riscontro nella Legge 125/2001 attraverso l’incorporazione nell’art.1 della legge dei principi della Charter Europea.

Le informazioni che il Ministero della Salute utilizza per la Campagna istituzionale sono integralmente estrapolabili e reperibili anche nella Relazione al Parlamento da parte del Ministro della Salute (anni 2001 e 2002), relazione annuale in adempimento a quanto disposto dalla Legge 125/2001 sugli interventi realizzati.

L’impostazione generale dei materiali oggetti della contesa tende a stimolare la curiosità dei giovani, ad incrementarne la capacità critica, a fornire informazioni valide e corrette e, soprattutto, a provocarne una reazione proattiva nei confronti di comportamenti che danneggiano la salute intervenendo sui valori più specificamente sensibili del periodo pre-adolescenziale ed adolescenziale.

E’ specificato che l’immaturità enzimatica fisiologica tipica dell’età giovanile, sconsiglia modelli di consumo alcolico che possono interferire negativamente sullo sviluppo psico-fisico dell’individuo. Ciò emerge anche dalle Linee Guida INRAN - Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (pagina 53): “Evita del tutto l’assunzione di alcol durante l’infanzia, l’adolescenza, la gravidanza e l’allattamento, riducila se sei anziano.”

Alla luce di quanto sinora esposto e verificato l’avvenuto ripristino e nuova successiva rimozione della pagina web nel sito www.governo.it e più specificamente al link http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/alcol_prevenzione/index.html la Società Italiana di Alcologia chiede :

- al Ministro Alemanno di rendere pubbliche le motivazioni che lo hanno spinto a richiedere la rimozione dello "sciocco" libretto dal sito del Governo e se sono state fatte pressioni in tal senso dal mondo della produzione (come possibile evincere dall’intervista al Presidente FEDERVINI resa al Sole24 Ore il 14 marzo u.s.;)

- al Ministro Alemanno di specificare la ragioni per le quali medesime indicazioni e linee guida per la prevenzione alcol-correlata proposte dalla SIA, dall’ISS e dall’INRAN-Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ricevano evidente disparità di valutazione;

- al Ministro Alemanno di specificare le ragioni per le quali il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali intende ostacolare una campagna rivolta ai giovani al disotto della età minima legale per la somministrazione delle bevande alcoliche (16 anni) che per definizione rappresentano il target più vulnerabile, insieme alle donne, per il rischio alcol-correlato;

- al Ministro Alemanno di sottoporre per un parere ufficiale allo stesso gruppo scientifico che ha stilato le Linee Guida INRAN il libretto "Alcol: sai cosa bevi? Più sai e meno rischi!";

- al Ministro Alemanno di formulare attraverso i media dichiarazioni di merito che rimuovano nell’opinione pubblica l’immagine e l’impressione negativa a cui sono state legate le attività che hanno generato i contenuti ("sciocchezze" ) del libretto della società scientifica SIA, dell’Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento, del Centro Alcologico Regionale della Toscana, dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Società Italiana di Alcologia esprime piena solidarietà e supporto al Ministro della Salute G. Sirchia e alla Campagna del Ministero della Salute che verrà lanciata il prossimo 21 aprile in occasione dell’Alcohol Prevention Day presso l’Istituto Superiore di Sanità.

La Società Italiana di Alcologia, riservandosi di procedere per vie legali nei confronti del Ministro Alemanno per le dichiarazioni fornite a mezzo stampa, sottolinea che manterrà elevato il livello di vigilanza sulla promozione della salute inerente i problemi alcol carrelati e su possibili ulteriori iniziative volte ad impedire una corretta ed equilibrata informazione (vedi Campagna informazione ed educazione al consumo di alcol nei giovani del Ministero della salute e Mese di Prevenzione Alcologia S.I.A.) e ad attuare tutte le iniziative legali a difesa di argomenti o dichiarazioni lesive della reputazione della Società.

La Società Italiana di Alcologia ribadisce in tale occasione che continuerà a dedicare in maniera indipendente ed incondizionata la propria attività alla produzione di evidenze scientifiche che possano contribuire alla prevenzione alcol-correlata nella popolazione, alla riduzione del rischio alcol-correlato e a continuare a porre al centro dell’attenzione la salute dell’individuo (Ottawa Charter) al fine di perseguire di stili di vita sani nell’interesse della collettività.

*presidente della Società Italiana di Alcologia

16/04/2005





        
  



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