In merito al punto all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio Comunale, relativo alla “Adozione variante urbanistica per insediamento commerciale in località Campiglione” è opportuno ripercorrere la storia ormai annosa dell’Accordo di Programma cosiddetto “Samambaya”, che ne costituisce la premessa indispensabile.

Il Consiglio Comunale, con delibera n. 67 del 10.09.02, in ottemperanza alle previsioni della delibera del Consiglio Provinciale n. 124 del 29.07.02 (con cui venivano fissate le procedure definitive per l’attuazione degli Accordi di Programma) stabilì di attivare la procedura per la conclusione del suddetto Accordo di Programma, individuandone l’interesse pubblico nella risoluzione di alcune problematiche riguardanti la riqualificazione urbana del quartiere Campiglione e la viabilità di accesso da quella zona al capoluogo, senza stravolgere le scelte urbanistiche degli strumenti generali e nel massimo rispetto dei vincoli di tutela ambientale.

Si ricorda che l’intervento del privato aveva (ed ha) ad oggetto la realizzazione non già di un centro commerciale tout court, bensì di un edificio polifunzionale a supporto ed a completamento del centro commerciale esistente e di quello che eventualmente andrà a sorgere nel confinante territorio del Comune di Monte Urano.

Con delibera di C.C. n. 19 del 12.03.03 è stato poi adottato l’Accordo di Programma; esperita la fase di pubblicazione, questo è stato adottato definitivamente con delibera di C.C. n. 95 dell’11.08.03.

La Giunta Provinciale, con deliberazione n. 60 del 25.02.04, ha espresso parere di conformità favorevole, con prescrizioni, e la Giunta Comunale, con propria deliberazione n. 274 del 06.04.04, ha preso atto degli elaborati tecnici adeguati alle prescrizioni di cui sopra, apportando anche piccoli aggiustamenti all’Accordo, concordati con il sett. Urbanistica dell’Amm. Provinciale, per rendere più chiaro e leggibile l’atto.

Il Presidente dell’Amm. Provinciale, con nota prot. 47957 del 17.11.04, è stato invitato a perfezionare l’Accordo di Programma mediante sottoscrizione congiunta con il Sindaco del Comune di Fermo; il medesimo Presidente, tuttavia, sorprendentemente, con nota prot. 5377/S1u del 26.00.04, ha comuinicato che “non è possibile addivenira alla stipula dell’Accordo, non essendosi perfezionato l’iter stabilito con la menzionata delibera consiliare provinciale n. 124 del 29.07.02, ne’ formato quell’unanime consenso sul quid da eseguire, nel quale si sostanzia l’accordo stesso”.

Eccoci, allora, ai giorni nostri: d’intesa con i tecnici del Settore Urbanistica della Provincia si è deciso di attivare la procedura di approvazione di una semplice variante urbanistica che ha ad oggetto la medesima area della precedente, ad esclusione di quelle parti interessate da vincoli di PPAR ( che nel vecchio Accordo ospitavano zone a verde e a verde sportivo). Tale variante prevede per l’area una destinazione terziaria (commerciale e di servizio), mediante la realizzazione di un complesso polifunzionale e si prefigge l’obiettivo di creare un’area di ricucitura del tessuto produttivo e commerciale esistente ed in corso di attuazione nella zona a cavallo del confine comunale tra Fermo e Monte Urano.

Non va dimenticato che, nonostante non possa essere più dato seguito all’Accordo di Programma, l’amministrazione Comunale è comunque riuscita a garantire l’esecuzione di quelle opere pubbliche che erano alla base dell’Accordo medesimo: Il soggetto attuatore, infatti, dovrà stipulare con il Comune una convenzione che dovrà prevedere, oltre alla realizzazione ed alla cessione gratuita delle opere di urbanizzazione, anche le seguenti opere pubbliche:

1- riqualificazione Piazza Siccone, per l’importo di € 37.000,00;

2- cessione al patrimonio comunale di locali per una SUL di 300mq., da destinarsi a sede istituzionale;

3- rimborso della spesa sostenuta dall’Amm. Comunale per l’esproprio dell’area e degli immobili e per la realizzazione della rotatoria in località Tirassegno, sino ad € 600.000,00;

4- realizzazione di opere pubbliche nel quartiere di Campiglione per un importo di € 100.000,00, individuate dall’Amm. Comunale nel completamento dei marciapiedi del quartiere stesso.

Quanto sopra ha riguardo alla proposta di delibera da sottoporre al Consiglio Comunale, cosa che non è ancora avvenuta perché si stanno acquisendo tutti i pareri previsti dalla legge, come per qualsiasi variante urbanistica: nulla di più, nulla di meno.

Ad ogni buon conto va ricordato che l’Amministrazione Comunale ha impugnato, dinanzi al TAR delle Marche tanto il provvedimento di rifiuto del Presidente dell’Amministrazione Provinciale di sottoscrizione dell’Accordo di Programma, quanto la recente deliberazione del Consiglio Provinciale n. 131 del 26.11.2004, recante una nuova “Direttiva sulla procedura di conclusione di accordo di programma ex art. 34 del T.U. delle leggi sull’ordinamento degli enti locali 18/8/200n. 267 per la realizzazione di interventi in variante agli strumenti urbanistici. Modificazione alla propria deliberazione n. 124 del 29/7/2002”. Qui non si vuole entrare nel merito delle questioni giuridiche che sono alla base di tali impugnazioni, si vuole però sottolineare il comportamento quantomeno anomalo della Provincia che ha rifiutato di firmare un Accordo di Programma e, nello stesso giorno, ha dettato una nuova direttiva sulle procedure da seguire!!

Sulla nuova direttiva ci limitiamo a considerare che la medesima, oltre a contrastare con previsioni normative di rango superiore e di carattere più generale, rende praticamente inutilizzabele lo strumento dell’Accordo di Programma, ideato dal legislatore sin dalla L. 142/90 ed al quale moltissime amministrazioni comunali hanno attinto a piene mani, anche quelle governate dalle stesse forze politiche che oggi reggono la Provincia Ascolana.

*assessore all'urbanistica comune di Fermo