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Tonino Guerra propone di rivalorizzare fiumi e mulini

Fermo | “Credo sia importantissimo recuperare il nostro ambiente a partire dai fiumi...Sono importantissimi anche i mulini, centri non solo di storia e di vita passata ma anche di grande bellezza".

Il pensiero del grande sceneggiatore e poeta Tonino Guerra sulla necessità di tutelare il paesaggio e i fiumi della  regione è pienamente condivisibile.

In una intervista apparsa oggi sulla stampa locale dal titolo “Le Marche che voglio”, il noto personaggio di Pennabilli, che è stato ospite a Fermo non molto tempo fa, dice: “Credo sia importantissimo recuperare il nostro ambiente a partire dai fiumi - e aggiunge - Sono importantissimi anche i mulini, centri non solo di storia e di vita passata ma anche di grande bellezza, di grandi suggerimenti poetici. Uno al mulino è come se camminasse dentro la sua memoria, come se incontrasse i suoi nonni. Quelli che si possono salvare vanno salvati e sono già piccoli musei”.

Dette da un poeta queste parole arricchiscono di significato la necessità di tutelare il patrimonio naturalistico del territorio fermano e danno voce ad alcune azioni amministrative quali la valorizzazione dei mulini.

Su questa linea si muove infatti il progetto  per il ripristino della zona di Rocca Montevarmine per il rilancio dell’area dal punto di vista turistico-ricettivo tendente al recupero dei luoghi della memoria storica: in particolare, è stata indetta la gara d’appalto per  il progetto di recupero del mulino che si trova al suo interno, un prezioso mulino ad acqua  ancora in uso nella prima metà del secolo scorso e di cui i più anziani conservano un ricordo preciso.

La gara in corso è finalizzata al ripristino funzionale del vecchio mulino che oggi si presenta in condizioni di serio degrado causato da decenni di abbandono. Il progetto di recupero prevede la ricostruzione dell’immobile con tecniche e materiali conformi all’originaria struttura, nonché la realizzazione del sistema di adduzione dell’acqua in parte sul tracciato originario ma con derivazione dal canale realizzato in epoca recente dal Consorzio di Bonifica della Valle dell’Aso.
Il progetto prevede anche un recupero dell’area circostante con la messa a dimora di essenze autoctone e la realizzazione di un’area pavimentata che consenta un percorso di visita e di fruizione del contesto circostante.

04/03/2005





        
  



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