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Controllo ambientale: firmato il protocollo d'intesa

| ANCONA - Amagliani: "Un atto importante che consentirà di razionalizzare gli interventi"

Coordinare l'attività  di  controllo e vigilanza ambientale, salvaguardando  la diversità di ruoli,   funzioni e competenze dei molteplici  soggetti  che operano sul territorio. Questo  lo scopo   del protocollo d'intesa  sottoscritto da Regione Marche,  Comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato, Unione delle Province italiane, Associazione nazionale dei comuni  italiani e Agenzia  regionale per la protezione ambientale delle Marche. 

"Un risultato importante - ha commentato Marco Amagliani, assessore regionale all'Ambiente - che consentirà di razionalizzare gli interventi    e  risparmiare tempo e denaro".

Attualmente - è scritto  nel documento  firmato dalle parti  - la competenza  nei controlli ambientali  è definita da una pluralità di fonti normative  e attribuita a numerosi soggetti che, in assenza di un unico quadro di riferimento,  operano senza alcun  coordinamento sul territorio.

Da qui l'esigenza di assicurare  un sistematico raccordo operativo, in modo da incrementare lo scambio dei dati e delle conoscenze, evitando   deleterie  sovrapposizioni. In questa logica, le parti si impegnano a intraprendere  nuove forme di  collaborazione, al fine di favorire ogni possibile azione  di vigilanza  e attivare strumenti  efficaci  di politica ambientale. 

In particolare, la Regione metterà a disposizione le proprie  banche  dati, i documenti normativi e gli atti di pianificazione, con specifico  riferimento alla cartografia digitalizzata. La Regione si impegna anche a organizzare  seminari di aggiornamento  sulle norme ambientali e  promuovere la  semplificazione amministrativa  delle procedure per il rilascio  delle autorizzazioni e dei pareri necessari. Il Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, la Guardia di finanza e il Corpo forestale dello Stato dovranno, a loro volta, favorire  lo scambio reciproco di informazioni, mettere a disposizione le proprie  banche dati e partecipare attivamente alle attività ispettive. 

Province e  Comuni  sono chiamati  a  razionalizzare i controlli e la vigilanza  dei corpi di polizia provinciale e comunale, mentre l'Arpam dovrà  assicurare il flusso informativo  e  la partecipazione attiva alle iniziative che verranno intraprese. In base al protocollo d'intesa, al quale potranno aderire anche altri soggetti pubblici e privati (nei prossimi giorni aderirà all'intesa anche il Comando della  Marina Militare), le parti firmatarie  si impegnano a costituire un Comitato tecnico di coordinamento, composto da un rappresentante per ciascun soggetto firmatario, che  avrà il compito di implementare  e  verificare il rispetto   delle azioni di  controllo e  di vigilanza.

18/03/2005





        
  



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