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“Opposizione quale futuro”

Monteprandone | Denuncia dei consiglieri del centrodestra Massi e Camilli

I consiglieri comunali della minoranza di centrodestra al Comune di Monteprandone Giuseppina Massi e Giandomenico Camilli (“Polo per Monteprandone”) lamentano un atteggiamento “organico alla maggioranza” da parte della lista “Città per lo sviluppo futuro”, presentatasi alle elezioni del 2004 dopo una scissione interna al centrosinistra e oggi rappresentata in consiglio comunale da cinque consiglieri, tra cui l’ex assessore Luigino Calvaresi.
 
Massi e Camilli citano tre episodi in cui tale organicità si sarebbe manifestata.
 
Il primo: la nomina dei componenti della commissione edilizia. “Il gruppo Calvaresi ha piazzato i suoi – si legge in una nota di Massi e Camilli – forte dei propri voti, il tutto senza un minimo di coinvolgimento quasi che noi fossimo degli extraterrestri e non legittimi rappresentanti di una parte dei cittadini di Monteprandone. Ebbene, in commissione edilizia siedono i rappresentanti non della minoranza vera ma di quella minoranza organica alla maggioranza quindi ci chiediamo: quale controllo sarà svolto?  Quale apporto di idee potrà esserci per un sano confronto democratico?”
 
Il secondo: la mancata soluzione alle infiltrazioni d’acqua nelle abitazioni del centro storico. E la mancata discussione in consiglio comunale di una mozione che ne chiedeva conto. Il terzo: il fatto che le osservazioni al nuovo statuto comunale siano state respinte in consiglio comunale non soltanto dalla maggioranza (i 13 consiglieri della lista di centrosinistra “Uniti per la città” che sostengono il sindaco Menzietti), ma anche dai cinque della lista di Calvaresi.
 
Massi e Camilli parlano quindi di “antidemocraticità della maggioranza”, di “Soviet monteprandonese” presieduto dai “figliocci di Forlini”, “tutti allineati e coperti pronti ad eseguire come tante marionette l’ordine di partito guai a dissentire anche quando è giusto farlo”.
 
“A ben pensare – è  la conclusione – il nostro paese non ha bisogno di tutto questo: la nostra zona industriale non ha bisogno di tutto questo, idem  dicasi per i nostri giovani e anziani. È necessario progettualità e lungimiranza per creare le premesse vere di un sviluppo sostanziale e non formale del nostro territorio.”

17/03/2005





        
  



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