Il consigliere comunale dei DS Gabriele Franceschini chiede all’amministrazione di San Benedetto che si torni a parlare di città a misura di bambino, come avvenuto in passato, anche con riferimento al nuovo Piano Regolatore della città. In altri termini, che le ragazze e i ragazzi possano indicare “specifici spazi pubblici da destinare alle attività di divertimento, ricreative, artistiche e culturali, anche attraverso la chiusura temporanea di strade ed aree nei giorni feriali e festivi”.

 

Franceschini auspica che anche la maggioranza voti a favore di questa mozione. E ricorda che nel triennio 1999-2001 l’amministrazione Perazzoli, con il progetto “cittadinanza attiva” che coinvolse 16 scuole medie di 12 Comuni del comprensorio sambenedettese e oltre 400 ragazze e ragazzi, chiese di indicare zone della città da trasformare secondo le esigenze dei ragazzi. Fu poi l’amministrazione Martinelli insieme a quelle degli altri 11 Comuni, nel corso di una cerimonia ufficiale tenuta nel giugno 2002, a raccogliere quelle indicazioni per “aree ludiche”, impegnandosi a realizzarle: per le zone di San Filippo Neri, le aree della scuola Cappella a Porto d’Ascoli o quella ad ovest del supermercato Conad.

 

Franceschini indica inoltre lo scopo della proposta: “fare sì che si affermi una cultura che consideri l’infanzia quale indicatore per eccellenza della qualità dello spazio urbano per la società nel suo complesso, per accrescere anche nei bambini e nelle bambine, ragazze e ragazzi, il senso di appartenenza alla città”.

 

Si ricorderà che nel settembre 2004 si è costituito il comitato “Città dei bambini di San Benedetto del Tronto”, presieduta da Tonino Armata, e ispirata ad analoghe esperienze già condotte con successo in città come Pesaro e Fano. “Saremo lieti di fare un percorso insieme ai cittadini volenterosi che hanno preso questa iniziativa”, conclude Franceschini.