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La risposta di Paolo Forlì

San Benedetto del Tronto | Intervento del consigliere comunale

di Paolo Forlì*


Caro direttore,
ho letto da poco l'articolo pubblicato nel tuo quotidiano intitolato "Forza Italia allo sbando" e ti confesso che, francamente, rare volte mi era capitato di dover leggere così tante fandonie ed ingiustificate offese messe assieme in così poche righe.

Conosci la stima che da anni nutro nei tuoi confronti e, con qualche dose di immodestia, sono certo che anche tu la ricambi verso la mia persona.

Leggo spessissimo il tuo quotidiano d'informazione telematica, così utile anche quando si è lontani dall'Italia, e ne sono un acceso sostenitore; ho sempre ritenuto, altresì, che il vostro sia un vero e proprio servizio per la cittadinanza, e che, per questo motivo, meriterebbe quei giusti finanziamenti che aiutano ad assicurarne il buon funzionamento.

L'articolo che ho appena letto, però, irride e getta fango nei confronti non solo della mia persona, e di questo poco mi importa, ma soprattutto nei confronti di tutto il partito di Forza Italia di San Benedetto del Tronto, che non meriterebbe di certo trattamenti del genere.

Ho il dovere, morale e anche istituzionale - poiché rappresento questo partito assieme ad altri 3 colleghi nel Consiglio Comunale della nostra città - di chiarire punto per punto le fandonie denigranti contenute nell'articolo di cui faccio menzione, augurandomi che vengano integralmente pubblicati, così come le righe che precedono.

Cito letteralmente le parole del tuo collaboratore e proseguirò con le mie chiarificazioni.

1) ARTICOLO "arriva la falsa notizia delle dimissioni di due assessori: Latini (ambiente) e Poli (lavori pubblici)".

CHIARIFICAZIONE: Scusate, ma la falsa notizia arriva dove? Da chi? A chi? Queste sono pure invenzioni del tuo collaboratore Giovanni Desideri. Ti pare, caro direttore, che al tuo giornale sia forse arrivata qualche notizia del genere? A me non risulta affatto.

2) ARTICOLO "Episodi che si aggiungono, dal 2001 ad oggi, alla cacciata dell'assessore Gabriella Ceneri, a quella dell'assessore Nazzareno Pompei, all'uscita dal gruppo consiliare di quattro eletti (Bianconi, Ercole, La Manna, Marinangeli), alla conseguente riduzione del gruppo di Forza Italia ad appena tre consiglieri rispetto ai nove eletti nel 2001 e alle dimissioni da coordinatore comunale di Paolo Forlì".

CHIARIFICAZIONE. Gli episodi:
a) Gabriella Ceneri fu giustissimamente cacciata per palesi incongruenze nei confronti del partito, per la totale autonomia nei confronti del gruppo, per le dure accuse che mosse a tutti i membri del Gruppo Consiliare. Ricordo che chiesero la sua rimozione tutti i consiglieri comunali, il coordinatore provinciale, quello regionale, tutti i membri del direttivo, la Coordinatrice di Forza Italia Giovani, la Coordinatrice di Azzurro Donna Comunale, Provinciale e Regionale. E che il sindaco, non adottando da subito le dovute conseguenze, fece in modo di "sbattere" negativamente Forza Italia su tutti i giornali per settimane e settimane. Sulla Ceneri, comunque, avemmo ragione; passò infatti all'UDEUR, con la quale si candidò alle elezioni provinciali (con scarsi rislutati); poi, poco dopo, all'UDC.

b) Per quanto riguarda Nazzareno Pompei, invece, la storia è diametralmente opposta, ma ancora una volta riguarda il sindaco Martinelli. Senza avvisare nessun organo istituzionale di Forza Italia, il partito che più di tutti contribuì alla sua elezione nel 2001(5503 voti), il sindaco licenziò nell'arco di pochi minuti l'assessore Nazzareno Pompei di Forza Italia. Non furono sentiti il Coord. comunale, né il Coord. provinciale, né il Coord. Regionale, né il Capogruppo, né il Gruppo Consiliare. Più chiaro di così. Fu una operazione lampo, fatta dal sindaco Martinelli, ai danni di Forza Italia. Oggi quell'assessorato è in quota al PRI, partito che neanche si presentò alle elezioni 2001 e che addirittura alle elezioni provinciali si schierò contro la Casa delle Libertà.

c) La fuoriuscita dei quattro consiglieri per motivazioni "politiche", da me sempre apertamente condannata, sta mostrando sempre più distintamente la sua vera identità: non ho mai nascosto che per me quelle motivazioni non sono mai state politiche, ma strategiche e funzionali alla richiesta di poltrone. La nomina del Presidente di Picenambiente mi ha dato ragione. Il sindaco Martinelli, ancora una volta ai danni di Forza Italia, ha legittimato il gruppo dei 4 fuoriusciti ed ha ceduto al loro ricatto: "O nomini un nostro uomo o non ti sosteniamo più"; altre richieste sono già sul tavolo del sindaco Martinelli. Tali richieste, se i 4 fossero stati dentro Forza Italia, non le avrebbero potute avanzare.

d) Le mie dimissioni furono motivate con estrema precisione. E questo proprio perché Forza Italia non è un partito allo sbando, ma è un partito serio, che crede negli ideali liberali del presidente Silvio Berlusconi e della Casa della Libertà, e funziona attraverso delle regole. Per non lasciare nulla la caso, ripeto che da coordinatore chiesi al mio partito di uscire dalla maggioranza e agli assessori di dimettersi se il sindaco avesse ancora una volta danneggiato Forza Italia. Il Sindaco la danneggiò, ma la mia richiesta rimase isolata; decisi, conseguentemente, di dimettermi dal mio ruolo di coordinatore del partito e di prendere una pausa di riflessione. Ad oggi, le mie convinzioni sono ancora più ferme di prima.


3) ARTICOLO: "Come già accaduto la scorsa estate, i due assessori sopra citati hanno "rimesso le deleghe al partito", una pratica fin qui ignota al mondo politico e di cui non si capisce il significato, se non appunto la confusione che regna nel partito del "tutti contro tutti"."

CHIARIFICAZIONE: Mi sembra che si sia ancora in uno stato libero e democratico, e che un partito possa gestire il  rapporto con i propri assessori come meglio crede. L'ironia del giornalista non è solo fuori luogo, ma anche foriera di ignoranza, poiché la "pratica della consegna delle deleghe al partito" non è affatto ignota, né incomprensibile. E per quanto riguarda l'infelice e condannabilissima espressione del tuo collaboratore nei confronti di Forza Italia, ovvero secondo lui del partito del "tutti contro tutti" ci tengo a chiarire che nel caso esistesse un partito di siffatta maniera, esso non albergherebbe di certo in Via Crispi, dove lavorano per offrire il proprio contributo alla città decine di persone serie, stimate e altamente civili. Sono frasi ingiuriose, offensive e false. Che si vergogni il tuo collaboratore per ciò che ha affermato!

4) ARTICOLO "In occasione dei precedenti episodi sopra riportati qualcuno aveva parlato di abile manovra da parte del sindaco Martinelli nel distruggere Forza Italia. Nessuna abile manovra. Ci sembra invece che come in un film di Bud Spencer e Terence Hill, il sindaco si sia limitato a tener fermo per la fronte l'ex coordinatore comunale Paolo Forlì, il quale si è dimenato un bel po', ha minacciato la caduta della giunta, e ne è uscito con le ossa rotte. Come tutto il suo partito, appunto."

CHIARIFICAZIONE: a questo punto, caro Direttore, mi sembra più che chiaro che il tuo collaboratore abbia infangato al contempo il nostro partito e la tua stessa testata, inserendo un articolo che con la serietà del tuo lavoro ha ben poco a che fare. Che il sindaco abbia adottato decisioni continue e ripetute a danno di Forza Italia non v'è dubbio, e lo sanno tutti.Esistono altre decine di azioni negative intraprese nei nostri confronti. Nessuna abile manovra, direi proprio di no. Il Sindaco ha invece applicato la fredda politica del premiare chi urla più forte, non il migliore; e del mortificare e condannare chi garantisce il proprio sostegno incondizionato. Forza Italia non ha mai alzato la voce,a differenza di altri, ed ha sempre chinato la testa in nome della "governabilità". Personalmente il giochino l'ho capito da un po'. Vorrei solo, caro Direttore, che con la tua proverbiale eloquenza spiegassi al tuo collaboratore che esistono altri mestieri ed altri  ruoli per attaccare così indegnamente una forza politica ed i suoi uomini. E che, in ogni caso, personalmente, non mi sono mai tirato indietro da qualsiasi battaglia, anche se dovessi avere tutte le ossa rotte. Figuriamoci ora che le ho tutte sane e ben forti.


*Consigliere comunale ed iscritto di Forza Italia


13/02/2005





        
  



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