L' imposta sulla pubblicità per gli autoveicoli rappresenta da molti anni un argomento di discussione.

Assindustria Ascoli Piceno ha, in ripetute occasioni, invitato la pubblica amministrazione ad un’applicazione delle norme nella maniera più conforme ai dettati di legge e soprattutto senza pesare sulle aziende con un ennesimo tributo.

 

Infatti, nonostante la chiarezza della norma, correttamente interpretata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ed anche dalle Commissioni tributarie provinciali, alcuni concessionari della riscossione richiedono il pagamento dell'imposta, a carico dei veicoli utilizzati per il trasporto in conto proprio, sostenendo che l'esenzione riguarderebbe il solo trasporto in conto terzi.

 

L’Organizzazione Imprenditoriale provinciale ha ora nuovamente  indirizzato a tutti i sindaci dei 73 comuni, una comunicazione per  ribadire la corretta interpretazione dell'art. 13, comma 4 bis del D.Lgs. 507/1993 il quale stabilisce che "l'imposta non è dovuta per l'indicazione, sui veicoli utilizzati per il trasporto, della ditta e dell'indirizzo dell'impresa che effettua l'attività di trasporto, anche per conto terzi, limitatamente alla sola superficie utile occupata da tali indicazioni."

Nella comunicazione è stato precisato che, come più volte ribadito dal Ministero delle Finanze,  l’agevolazione spetta sia alle imprese che effettuano trasporti per conto terzi, sia alle imprese di produzione di beni e servizi che effettuano il trasporto come attività meramente strumentale (autotrasportatori in conto proprio).

 

E’ stato ricordato  che in virtù di un contenzioso apertosi con alcuni concessionari, che hanno negato l`applicabilita` dell'esenzione alle indicazioni apposte sui veicoli utilizzati per il trasporto in conto proprio, sono state emanate diverse Sentenze da parte di Commissioni Tributarie di primo grado che hanno, invece, confermato l'orientamento ministeriale che l’imposta non è dovuta.