“Con questa manovra ICI il Comune avrà nel 2005 750 mila euro in più dai cittadini. Ma per quali finalità vengono chiesti? Il provvedimento è stato solo annunciato, ma non approvato. Nemmeno dalla giunta. Per noi si tratta quindi della fuga solitaria dell’assessore alle finanze Vignoli, che con questo inizia la campagna elettorale per il suo partito. AN vuole sopravvivere alla stessa coalizione di centrodestra.”

Parte da qui il coordinatore comunale dell'Ulivo Giovanni Gaspari nel commentare l’annunciata riduzione dell’ICI sulla prima casa dal 4,6 al 4,3 per mille, provvedimento che si applica a più di 21 mila appartamenti, interessando l’87% delle famiglie, da finanziarsi con l’aumento contestuale dell’imposizione sui 19.540 appartamenti sfitti, dal 7 al 9 per mille.

Il Comune di San Benedetto ha quest’ultima facoltà da quando il Cipe lo ha inserito tra quelli ad “alta densità”: dal febbraio 2004, secondo lo stesso Gaspari. Un appartamento è considerato “sfitto” se affittato per meno di 90 giorni all’anno. I 750 mila euro sono il risultato ottenuto dalla differenza tra la minore entrata per 138 mila euro e la stima sulle maggiori: 890 mila euro secondo Gaspari.

 

"Avrebbero potuto decidere la stessa manovra già lo scorso anno - riprende Gaspari - ma non l’hanno fatto perché la maggioranza non aveva raggiunto un accordo sul condono ICI. Siamo certi che ora se ne riparlerà. Ma il Comune deve forse fronteggiare spese impreviste? Maggiori spese? E dire che la pressione fiscale era già aumentata, per esempio tramite il prolungamento dei parcheggi a pagamento fino alle 22.”

E ricorda due dati relativi al 2000: oltre all’accoglimento di tutte le domande di contributi per gli affitti per 438 milioni di lire, il provvedimento contrario adottato dalla seconda amministrazione Perazzoli (allora proprio Gaspari era assessore alle finanze): l’ICI al 3 per mille sulla prima casa per quei proprietari che affittavano altri appartamenti, con regolari contratti depositati all’ufficio del registro. Possibilità prevista nella legge 431 del 9/12/98. Un premio a chi affittava, in luogo dell’attuale punizione a chi non affitta.