“Considerate le attuali condizioni del nostro servizio giustizia, sarebbe più appropriato parlare di commemorazione dell’anno giudiziario invece che di celebrazione”, ha dichiarato Stefano Maccioni, coordinatore nazionale di Giustizia per i Diritti-Cittadinanzattiva.

“I cittadini sono stanchi ed indignati di dover subire quotidianamente le inefficienze del nostro sistema giudiziario. Mancanza di adeguate risorse e di idonee riforme sono soltanto alcuni dei principali problemi che da tempo Cittadinanzattiva evidenzia con insistenza alle forze politiche”.

“Ed ora - continua Maccioni – l’attuale finanziaria penalizzerà ulteriormente l’accesso dei cittadini alla giustizia civile. E’ previsto, infatti, un aumento delle spese per il contributo unificato, cioè in pratica gli oneri che il cittadino deve sostenere per intraprendere un’azione civile. Per processi con valore sino a 1100 euro, si passerà da un costo zero ai 30 euro, per i processi fino a 5200 euro dai 62 ai 70 euro, per quelli con valore fino ai 26000 euro, il contributo passerà dai 155 ai 170 euro, e così via. Ciò significherà che molti cittadini rinunceranno a far valere i loro diritti davanti al giudice di pace per l’impossibilità di sostenerne i costi. Proprio per tale motivo abbiamo provveduto a scrivere direttamente al Ministro della Giustizia e al Ministro delle Finanze affinché provvedano urgentemente a modificare sul punto il testo della Finanziaria”.