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Stallo in commissione urbanistica: no alle norme di salvaguardia prima del nuovo PRG

San Benedetto del Tronto | Il sindaco ribadisce la proposta di iniziare a breve l’analisi del nuovo PRG in commissione

di Giovanni Desideri

Alla fine è quasi un sibilo da parte del sindaco Martinelli: “lo deciderà il consiglio”. Ma non si sa ancora se sfidando la sua stessa maggioranza porterà davvero in consiglio comunale la delibera sull’“attuazione della variante generale al PRG”, ovvero quelle “norme di salvaguardia” di cui si parla da qualche tempo come misura propedeutica (ma non obbligatoria) alla discussione del nuovo Piano Regolatore cittadino.

Norme che il progettista, prof. Piergiorgio Bellagamba, aveva chiesto di approvare prima di iniziare la discussione del nuovo PRG, per evitare di perdere aree di interesse per la progettazione generale (nel caso in cui vengano realizzate costruzioni prima dell’approvazione definitiva del documento, che certamente è di là da venire: ma le stesse norme di salvaguardia avrebbero efficacia limitata a 180 giorni). Norme che scatterebbero invece per legge al momento dell’adozione del PRG stesso da parte del consiglio.

Approvare subito le norme? Se ne è appunto parlato stamattina in commissione urbanistica. E quando il presidente Vincenzo Rosini ha tentato di indire il voto per decidere se portare in consiglio il provvedimento, la maggioranza lo ha contestato, essendo sprovvista di un orientamento unanime al riguardo: Marinangeli, per Azione Indipendente, ha dichiarato che il proprio gruppo non intendeva partecipare ad un tale voto, Evangelisti di Forza Italia si è adeguato (in precedenza aveva animatamente sostenuto che la discussione sulle norme di salvaguardia avrebbe dimostrato se altri, oltre a Forza Italia, sono favorevoli all’adozione “prima possibile” del PRG). Benito Rossi, capogruppo di Alleanza Nazionale, dopo rapida consultazione con la collega di partito Eldea Angellotti, ha dichiarato che AN è favorevole alle norme, ma non subito. Assente Pino Nico, capogruppo dell’UDC.

Il centrosinistra si è detto contrario all’approvazione delle norme di salvaguardia subito. Per tutti ha preso la parola Mauro Calvaresi, che ha proposto un’analisi degli elaborati preparatori del PRG, durante prossime riunioni della commissione: elaborati predisposti dall’ufficio urbanistica prima del conferimento dell’incarico al prof. Bellagamba. Il centrosinistra è infatti interessato a sapere se e come sono stati reperiti gli standard di verde e servizi per abitante equivalente.

Il sindaco ha risposto che sarà lo stesso Bellagamba a fornire tutti i particolari, presentando il nuovo PRG in commissione. Se questo accadrà a breve, naturalmente, non è dato sapere. Nel frattempo il sindaco rischierà un nuovo caso “commissione edilizia”? Si ricorderà infatti che il 18 dicembre la maggioranza bocciò in consiglio la sua proposta di ridurne la composizione da 18 a 4 membri.

Ma cosa prevedono le “norme di salvaguardia”? Il dirigente del settore urbanistica del Comune, ing. Giovanni Zampacavallo, al di là della questione se sia o no opportuno farle scattare prima dell’adozione del nuovo PRG, si sforza di precisare che non si tratta di un “blocco”, ma di semplice riappropriazione da parte del Comune delle sue competenze, previste dalla legge: la programmazione del territorio, dopo la scadenza dei “vincoli urbanistici” previsti nel PRG vigente.

Il Comune tornerebbe a programmare una destinazione per tutte le aree libere esistenti in città, come previsto dalla legge: comprese quelle i cui proprietari non hanno effettuato (per la durata dei vincoli, ovvero dieci anni) le trasformazioni consentite dal PRG vigente, sperando in una destinazione “migliore”.

Rosini ha sospeso la seduta, che si era alquanto animata, poco dopo le 13, annunciando la continuazione per lunedì 10 gennaio. All’ordine del giorno c’è infatti la sua stessa proposta di nominare un consigliere comunale segretario della commissione in luogo dell’attuale (terzo punto; il primo, approvato, riguardava l’approvazione dei verbali delle precedenti sedute) e l’“acquisizione dell’elaborato contenente le disposizioni normative sugli strumenti urbanistici, redatto dal dirigente del settore assetto del territorio: discussione”.

08/01/2005





        
  



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