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Buono di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro

| ANCONA - Assegnato a 216 dipendenti regionali in via straordinaria

Conciliare i tempi di vita e gli orari di lavoro attraverso nuovi strumenti che forniscano risposte alla difficoltà legate alla “doppia presenza”, in famiglia e sul posto di lavoro. E’ con questa finalità che la Regione Marche, dall’inizio del 2004,  ha attivato un intervento sperimentale, promosso dal Comitato Pari Opportunità,  in collaborazione con la Consigliera Regionale di Parità,  per assegnare dipendenti regionali con figli in età inferiore ai 5 anni , un buono economico straordinario a parziale copertura delle spese sostenute per  conciliare l’attività di cura dei figli e gli impegni di lavoro.

Dall’ indagine programmata dal Comitato Pari Opportunità  ed effettuata dal  gruppo di lavoro previsto dal progetto finalizzato,  è stato verificato  un alto numero di bambini in età prescolare e sono emerse alcune criticità direttamente e indirettamente legate al difficile equilibrio tra tempi di vita e di lavoro. Complessivamente sono stati assegnati 216 “buoni di conciliazione”, di 220 euro ciascuno,  ad altrettanti dipendenti, 97 uomini e 119 donne.
 
“Un progetto importante – ha evidenziato l’assessore regionale al Lavoro e alle Pari Opportunità, Ugo Ascoli - perché affronta una questione fondamentale e attuale come quella sulle pari opportunità e ne promuove l’effettiva applicazione, in termini di equa divisione dei ruoli all’interno della famiglia. Come è noto – ha aggiunto l’assessore – le donne sono ancora le persone su cui ricade il lavoro di cura e l’aver attivato un processo di innovazione in questo senso, significa promuovere una diversa mentalità in termini di partecipazione all’attività familiare, ma anche contribuire ad affrontare più serenamente il lavoro d’ufficio. Credo, inoltre- ha concluso - che sia dovere di un’amministrazione pubblica proporsi come  “pilota” per altri enti e come entità non neutra rispetto a questo problema,  ma composta di donne e uomini, valorizzando le loro differenze e competenze come risorsa dell’organizzazione, offrendo pari opportunità di crescita.”

Il Buono di conciliazione interessa i dipendenti a tempo indeterminato, determinato e comandato  della  Giunta regionale , del  Consiglio regionale , dell’ASSAM e  dell’ARMAL. 

09/12/2004





        
  



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