"Venti di guerra", "Rambo", "Bomba Kamikaze": non un bollettino bellico ma i nomi di alcuni fuochi d'artificio che non sempre sono innocui, spesso pericolosissimi.

La terminologia usata lascerebbe pensare ad un innocuo linguaggio cinematografico o al classico slogan che circola tra gli adolescenti, forse perchè proprio i giovani sono i maggiori destinatari di questi giochi pirotecnici. Nonpassa inosservato, però, l'uso di vocaboli che lascia presagire rischio e pericolosità.

L'imminenza delle festività natalizie riporta l'attenzione alla problematica dell'utilizzo dei fuochi d'artificio in riferimento alle conseguenze lesive, a volte anche gravi, che ogni anno si registrano. Per questo l'amministrazione comunale ha avviato una campagna preventiva che coinvolge tutti gli istituti scolastici al fine di responsabilizzare gli studenti attraverso un'attività informativa. Nella giornata di domani, sabato 18 dicembre, il comando di polizia municipale, insieme alla ditta Alesi costruttrice di giochi pirotecnici, incontrerà gli studenti dell'Itc e della scuola media: durante l'incontro saranno distribuiti opuscoli informativi contenenti una serie di regole per un uso accorto e prudenziale dei famigerati "botti", oltre ad un excursus di norme per distinguere i fuochi consentiti da quelli proibiti.

"L'amministrazione - si legge in una nota - confida nella collaborazione dei commercianti locali ricordando che i giochi pirotecnici autorizzati ed in libera vendita ai maggiori di 14 anni devono riportare sulla confezione un'etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, oltre al nome del prodotto, della ditta, la categoria e le modalità d'uso. Qualora privi di tale talloncino essi sono da considerarsi fuochi proibiti e ne è vietata la commercializzazione". Non solo "botti", dunque, ma buon senso, rispetto delle regole e della convivenza civile.