Se n’è andato un maestro. Giulio De Rosa è morto ieri sera all’ospedale di Civitanova Marche. La sua morte lascia un vuoto incolmabile in quanti lo hanno conosciuto. De Rosa era nato 79 anni fa a Papozze di Rovigo, figlio d’arte, il teatro era nel suo dna. In gioventù aveva fatto parte della compagnia di giro di famiglia. Un giorno – amava ricordare – venne chiamato a sostituire un attore nella compagnia di Ruggero Ruggeri, e da lì cominciò la sua carriera. Poi gli anni della seconda guerra, le difficoltà del teatro italiano. Quello stesso teatro che lo portò nelle Marche. Qui conobbe Marisa, che è poi diventata sua moglie.

Aveva cominciato un altro lavoro, ma il teatro non lo abbandonò mai. Anzi, ha voluto perpetuare questa nobile arte fondando nella seconda metà degli anni ’70 il Gruppo Teatrale Montegranaro, il GTM. In quella Montegranaro, che è diventata la sua seconda patria, ha allevato tantissimi giovani a calcare il palcoscenico.

Il GTM è stata la sua seconda famiglia. De Rosa ha portato in giro per le Marche ed in Italia opere di Pirandello, Moliere, Garcia Lorca, D’Annunzio, Ionesco, De Filippo e tanti altri autori, ha ottenuto premi e ricoscimenti. E’ stato apprezzato dalle tante compagnie amatoriali di tutta la regione, ha insegnato teatro nelle scuole, è stato chiamato a relazionare in molte conferenze, vista la sua esperienza artistica.

Il teatro era la sua vita (non è retorica). Preciso nei suoi allestimenti, le sue regie hanno ricevuto gli encomi di molti addetti ai lavori e di tantissimo pubblico. Le sue due figlie, Orietta e Licia, i suoi tre nipoti, i parenti, i suoi ragazzi del GTM e chi lo ha conosciuto ora lo piangono, con dolore. I funerali si svolgeranno mercoledì 15 dicembre alle ore 10.30 nella chiesa della Madonna della Fiducia a Porto S. Elpidio.