Le Fiamme Gialle di Porto San Giorgio (AP), alla guida del Mar.a. PISCOPIELLO Antonio e coordinate dal Comandante Provinciale di Ascoli Piceno, Ten. Col. Guido PIERI, hanno inferto un altro duro colpo al gioco d’azzardo, perpetrato a mezzo dei videopoker.

 

Negli ultimi giorni, specifiche operazioni di polizia hanno portato al sequestro di numerosi apparecchi elettronici da intrattenimento ed alla conseguente denuncia di gestori di esercizi pubblici – ed anche clienti - per i reati previsti per l’organizzazione e la partecipazione al gioco d’azzardo.

 

In particolare, nei primi giorni della scorsa settimana, i militari di Porto San Giorgio (AP), dopo approfondite indagini ed attività info-investigativa, individuavano un bar, nel quale erano presenti degli apparecchi video giochi - apparentemente regolari - che, per mezzo di apposite chiavi elettroniche, attivate dal gestore permettevano di praticare il gioco del videopoker, bandito dalla vigente normativa.

 

I finanzieri, accertato il funzionamento del gioco in maniera irregolare e le “misure” adottate per l’occultamento dello stesso, hanno fatto irruzione all’interno di un noto locale, sorprendendo un cliente intento a giocare al videopoker e procedendo, quindi, al sequestro dello stesso. È scattata quindi la denuncia:

 

per il titolare del bar e per la dipendente, per esercizio del gioco d’azzardo;

 

per il cliente, per partecipazione al gioco d’azzardo.

 

 

Un altro sequestro ha interessato un esercizio commerciale sito in  Porto Sant’Elpidio (AP), all’interno del quale le “Fiamme Gialle” di Porto San Giorgio (AP) sorprendevano un cliente intento a giocare ad un video gioco denominato “Bingo”, che consente vincite in denaro. Anche in questo caso sono stati sequestrati due giochi “Bingo” e deferiti all’Autorità Giudiziaria sia la titolare dell’esercizio commerciale che il giocatore.

 

Sempre nel corso dello stesso servizio, nelle prime ore del giorno 11 u.s., i finanzieri facevano irruzione nei locali di un noto circolo privato, sequestrando 10 videogiochi - tra videopoker e videocavalli -, nonché somme di denaro comprovanti l’esercizio di attività d’azzardo a mezzo di giochi alle carte.

 

Successivamente veniva anche sottoposto a sequestro l’intero immobile adibito a bisca clandestina.

 

Significativo, nel contesto, il sequestro, nel corso dell’operazione, anche di un “telecomando” grazie al quale il gestore del circolo, a richiesta dei clienti, riusciva ad attivare a distanza gli apparecchi, consentendo loro di praticare così giochi vietati.