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Il potente "Sogno di una notte di mezza estate" secondo Giuseppe Marini a Civitanova

| CIVITANOVA - lo spettacolo si terrà al Teatro Annibal Caro domenica 5 dicembre

Un’emozionante prova collettiva al servizio di una lettura inedita di rara potenza visiva è il Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare secondo Giuseppe Marini, giovane regista di versatile talento, in scena al Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche domenica 5 dicembre nell’ambito del Convito, la stagione dei Teatri di Civitanova promossa dal Comune di Civitanova Marche, dai Teatri di Civitanova e dall’Amat.
L’allestimento mette in scena una festa grottesca ambientata in uno stralunato mondo ‘in bianco e nero’, che salva tutto il divertimento accentuandone anche l’inquietudine

Un manipolo di candidi voyeurs approda al Sogno. «Nel sogno, come nella vita – scrive Marini in una nota - può accadere di inseguire gli eventi senza riuscire a concatenarli. Può accadere di smarrirsi nei vari mondi rappresentati e nelle sottotrame, nel vertiginoso alternarsi di tragico, comico, lirico, favoloso che compongono un complicato e affascinante congegno drammaturgico. […]

Il Sogno è una favola delicata e terribile, sensuale ed efferata, piena di latenze, simboli inquietanti, tossicità acide, abilmente nascosti dietro i divertimenti, le cortesie, il gioco degli equivoci, le magie, gli incantesimi con i quali gioca a imbellettarsi e ad apparire frivola. Ma ogni tanto il belletto si disfa e lascia intravedere sotto la cipria grumi di tormento, lividi e cicatrici non rimarginate, abissi di sofferenza dell’uomo e poeta Shakespeare, tutto il suo sentire l’Amore, la Morte, la Religione, l’Arte, il Teatro. […]

Anche nel Sogno, come in Romeo e Giulietta, Shakespeare fa scendere un’ultimo, definitivo silenzio che vanifica lo scontro di tante parole sull’esistenza, sulla nostra identità... uno scontro inane, essendo la parola inadeguata a illustrare il sogno di vivere. Solo al momento della Morte comprendiamo di aver vissuto differenti livelli d’irrealtà, di aver visto sempre e solo rappresentazioni di un etereo nulla. ».

Pochi testi shakespeariani sono stimolanti quanto il Sogno. Lascia spazio all’immaginazione scenica, a molteplici possibilità di intrepretazione su diversi registri e ad un’impaginazione registica inconsueta. Possibilità che la messa in scena di Giuseppe Marini sembra contenere tutte.

Marini preferisce la dimensione poetica e il registro della leggerezza alle atmosfere misteriose del mondo fiabesco della commedia. Le musiche di Schubert, di Bregovic, di Nyman e di Veloso, si uniscono alle immagini e alla gestualità, alternando comicità e lirismo per sfociare in uno sprazzo tragico in cui si insinua sempre un’innocente comicità.
In questa emozionante prova collettiva la notte di mezza estate diventa una festa grottesca e folle, dove a dettare le regole sono il caos e la dismisura, generando equivoci e confondendo le identità.
 
Lo spettacolo è prodotto da Società per Attori & Compagnia del Teatro della Cometa e Parol&musica. Le scene sono di Alessandro Chiti, i costumi di Helga H Williams, le luci di Roberto Loprencipe. In scena Giorgio Colangeli, Maurizio Palladino, Stefania Politi, Marta Ferranti, Alessandra Ingargiola, Vinicio Marchionni, Giordano De Plano, Giulio Turli, Dario Biancone, Nina Raia.
 
Per i biglietti (da euro 8,00 a euro 15,00) e le informazioni: Teatro Rossini 0733 812936, Teatro Annibal Caro 0733 892101. Inizio spettacolo ore 21.

Dopo Civitanova Marche lo spettacolo sarà in scena al Teatro Sanzio di Urbino il 14 e 15 dicembre (info ai n. 071 2072439, 0722 2281 e su www.amat.marche.it).

01/12/2004





        
  



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