Detto, fatto. Il trend negativo che vedeva la Fermana vittima del Giulianova si è ripetuto anche questa volta. La temibile legge del Fadini, espugnato solo nell'anno della promozione in B, si abbatte nuovamente sulla compagine di Cari, manifestandosi con una nuova sconfitta.

Il passivo, 2 a 1 per i locali, è frutto di una prestazione incolore degli ospiti. Imprecisi dietro, senza idee al centro e conseguentemente creatori di  pochi palloni giocabili all'isolato Bucchi, per giunta sempre costretto spalle alla porta.

Prima di pensare alla prossima gara di Sora, si impone necessario un riesame tattico in casa giallo-blù. Per il reparto arretrato sarà di nuovo disponibile Mengoni in virtù del turno di squalifica scontato in terra pugliese, Miglietta quindi dovrebbe ritornare a rimpolpare il centrocampo, Staffolani, più convincente di Bucchi seppur solo nel finale, potrebbe essere l'unica punta qualora venga riconfermato il 4-2-3-1.

Mister Cari, di concerto con il presidente Battaglioni, è consapevole del fatto di dover lavorare anche sull'aspetto psicologico dei ragazzi: l'exploit di Napoli e Foggia ha fatto salire alle stelle il morale della baby-gang fermana sgretolatosi però ora contro le due sconfitte consecutive di Rimini prima, al Bruno Recchioni, e Giulianova poi.

La giovane età e l'inesperienza dei giocatori in questa categoria, può infatti far oscillare pericolosamente il morale della truppa ma ciò non deve mai rappresentare un elemento a favore degli avversari se si vuole ottenere la permanenza in categoria.