Vincenzo Rosini (Lega Nord) si dimette dalla presidenza della commissione urbanistica del Comune di San Benedetto del Tronto. O meglio: si dimetterà, lunedì 29 novembre, dopo che la commissione stessa avrà discusso i primi due punti all’ordine del giorno (approvazione del verbale della precedente seduta e analisi delle disposizioni normative sugli strumenti urbanistici, “per rendere edotto il consigliere comunale su questa materia, in nome della trasparenza”, dice Rosini).

Rosini era stato eletto lo scorso 4 ottobre. La sua decisione sembrerebbe motivata da ragioni tecniche: la recente modifica della composizione di tutte le commissioni, in seguito all’ingresso di nuovi consiglieri in sostituzione di altri nominati assessori e alla formazione di un nuovo gruppo consiliare (Azione Indipendente): “verificheremo se la maggioranza dei consiglieri appoggia ancora la mia presidenza – dice Rosini – Se lo farà proseguiremo con gli altri punti all’ordine del giorno, altrimenti ci sarà un nuovo presidente. Non ne faccio un dramma.” Sulla stessa linea la vicepresidente Eldea Angellotti di AN.

"La mia decisione – prosegue Rosini – non è dovuta a ragioni tecniche. Semmai etiche. Certo, in Italia non c’è la cultura delle dimissioni, quindi la mia decisione risulterà incomprensibile a chi è parte integrante della devianza teleplutocratica del sistema democratico rappresentativo, ma perfettamente comprensibile nell’ottica di una trasparente e partecipata gestione politico-amministrativa della cosa pubblica. Non ho alcun timore a rimettere in discussione l’incarico. Non campo di politica e non ho il fondoschiena attaccato alla poltrona”.

“Tutti i presidenti e vicepresidenti di commissione – prosegue Rosini – dovrebbero fare altrettanto. E lo stesso dovrebbe fare il presidente del consiglio Giorgio De Vecchis, visto che molti consiglieri sono subentrati al posto di altri e non lo hanno eletto nel 2001. Sarebbe un comportamento corretto, logico.”