“Da oggi voterò in consiglio comunale come fa l’opposizione. E se venisse presentata, voterei a favore di una mozione di sfiducia.” L’ex coordinatore comunale di Forza Italia Paolo Forlì spiega in maniera quantomai chiara le ragioni della decisione di dimettersi dal suo ruolo e annuncia quale sarà da oggi il suo comportamento. Con una precisazione: “non mi candiderò alle elezioni regionali, per le quali appoggerò invece la candidatura di Vittorio Santori. Quanto a me, sto valutando se dimettermi anche da consigliere comunale”.

Strapuntini. “Durante la riunione di ieri – dice Forlì – nessuno dei venti membri del direttivo ha contestato alcun passaggio del mio discorso, che però conduceva all’“appoggio esterno” all’amministrazione Martinelli e alle dimissioni dei nostri tre assessori. Molti si sono tirati indietro non appena il coordinatore regionale Ceroni e quello provinciale Scaltritti hanno proposto di sospendere per una settimana l’attività dei consiglieri e degli assessori di Forza Italia, per poi trattare con il sindaco. Mi ha ferito che alcuni, tra i quali il vicecoordinatore Nazzareno Pompei o un altro membro del direttivo come Gianfilippo Frati, abbiano cambiato idea intravedendo la possibilità di ottenere incarichi.”

Gli assessori. “Ringrazio sinceramente Ceroni e Scaltritti, che hanno fatto molto per cercare di appoggiare la mia linea, specialmente Scaltritti. Quanto agli assessori, Latini non ha partecipato affatto alla riunione, Poli non ha aperto bocca, Gabrielli non vedeva differenze tra appoggio esterno e sfiducia al sindaco. In tutti e tre i casi un atteggiamento molto negativo, a mio giudizio.”

Azione Indipendente. “Il sindaco ha scelto tra il mio appoggio e quello del capogruppo di Azione Indipendente Benedetto Marinangeli – prosegue Forlì – Si tratta di un gruppo che diceva di non chiedere nulla, invece ha iniziato a farlo e continuerà. I quattro consiglieri usciti da Forza Italia per fondare Azione Indipendente hanno preso come scusa la politica di Scaltritti o la mia. In realtà volevano ottenere incarichi. E così facendo hanno massacrato Forza Italia. Io non condivido un modo di fare politica per ottenere prebende, per sé, per i parenti, gli amici o gli amici degli amici. Qui si premia chi urla e ricatta, si trasforma l’amministrazione comunale in una mangiatoia!”

Forza Italia. “Da oggi – conclude Forlì – Forza Italia a San Benedetto sarà commissariata, in attesa del prossimo congresso e del nuovo coordinatore. Se dovessi dimettermi da consigliere comunale, o se per ipotesi il consigliere La Manna di Azione Indipendente venisse nominato assessore, sarei lieto di vedere entrare in consiglio comunale il primo dei non eletti di Forza Italia, Enrico Damiani, vicepresidente del club “Don Sturzo” di Porto d’Ascoli. Da oggi vigileremo sulla trasparenza delle assunzioni alla Picenambiente. L’incarico tenuto con grande correttezza da Michele Bagalini non andava assegnato a Giovanni Merlini, indicato da Azione Indipendente: il sindaco ha persino ammesso di non sapere chi sia. E per rientrare in maggioranza gli ho chiesto di indurlo a dimettersi”.